Porta a porta ad Alghero, Forza Italia: “meglio fermarsi”

"Chiediamo all'amministrazione di fermarsi e ragionare al fine di apportare delle modifiche e soprattutto di aumentare la campagna di comunicazione, altrimenti c'è il rischio di riempire Alghero di rifiuti" - dichiarano Maurizio Pirisi, Michele Pais e Nunzio Camerada.

“Finché siete in tempo, per favore, fermatevi! Non sappiamo più come dirvelo. E non solo noi, i cui consigli potrebbero essere pure considerati come non accoglibili viste le posizioni politiche opposte, ma tutti gli algheresi. I social, i media che raccontano la verità e soprattutto le rappresentanze dei condomini, stanno cercando di far comprendere all’amministrazione Bruno, assessore Selva, società incaricata, cooperativa locale e soprattutto dirigente e funzionari che è meglio fermarsi e riflettere sulla condizione generale del servizio “porta a porta”. A partire dalla scelta, non prevista dal bando, di posizionare “raccoglitori collettivi”, senza condivisione coi vari condomini e dunque residenti. E questo è contrario a quanto previsto dall’Ordinanza n° 32 del 04/08/2018 la quale dispone che ogni utente viene fornito di un raccoglitore proprio per differenziare e di cui è responsabile con particolare dispositivo per la sua identificazione.  Del resto ogni diversa destinazione degli spazi condominiali deve essere assunta dalla competente assemblea che è l’unica che può decidere per legge sulla destinazione ed uso degli spazi di propria competenza” I consiglieri comunali del Gruppo Forza Italia Alghero intervengono commentando il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti “porta a porta”.

“A questo – scrivono in una nota Maurizio Pirisi, Michele Pais e Nunzio Camerada, va aggiunto che agli utenti del condominio sono stati rifiutati la consegna dei mastelli personali e dei sacchetti biodegradabili come invece previsto dalla normative vigente. Gli stessi utenti non possono, del resto, diventare i responsabili della pulizia di stalli e contenitori perché in tale modo graverebbe su di essi un ulteriore costo oltre quello, già troppo esoso, della Tari che riflette un capitolato record. Resta poi il problema dello spostamento di questi grossi mastelli collettivi e soprattutto di chi sia la responsabilità della loro cura e decoro, tutto questo in un territorio variegato, non uniforme e soprattutto che vede (sempre di più) una differenza di presenze tra mesi di bassa stagione e periodo caldo con gli evidenti problemi legate alle seconde case e arrivo dei turisti. Senza considerare il pessimo impatto estetico dei contenitori multicolore presenti in luoghi nel Centro Storico già tutelati dalla Soprintendenza”.

“Impatto negativo  proseguono gli esponenti azzurri – che si riflette anche nelle altre zone della città dove emergono anche problemi di spazio per il transito dei pedoni nei marciapiedi. Per questo, ribadiamo, che sarebbe stata opportuna una vera e massiccia campagna di comunicazione (ancora realizzabile) e spalmare la partenza del servizio su almeno due inverni partendo da un unico quartiere per allargarsi a tutta la città. Perciò oggi occorre fermarsi fare una generale verifica e a nostro avviso, come evidenziato anche da molti cittadini, creare delle mini oasi ecologiche, curate nell’estetica e previste di scheda per gli utenti, nelle varie zone della città dove già venivano posizionati i cassonetti. Gli algheresi stavano iniziando a rispondere bene a questo tipo di conferimento differenziando l’immondizia negli appositi contenitori. Vista la particolarità del territorio, urbano, periferico e in agro, del Comune di Alghero, la soluzione migliore potrebbe essere questa ovvero, ribadiamo, individuare delle zone dove creare delle moderne e curate “oasi ecologiche”. Questo eviterebbe anche un altro problema ovvero quello di diminuire il suolo pubblico in capo alle varie attività commerciali – concludono.

8 Febbraio 2018