«Piano valorizzazione bonifica, il Ppr continua a bloccarne lo sviluppo»

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde interviene sulla dibattuta questione dell’utilizzo degli ingenti fondi del Piano di Sviluppo Rurale

«La conclusione della prima metà del mese in corso avrebbe dovuto e potuto rappresentare un passaggio cruciale per le politiche agricole del territorio algherese. Ma nulla è cambiato rispetto al 2016, se non che le ingenti risorse del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) regionale oggi si sono complessivamente ridotte di circa 100 milioni di euro.» E’ il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde che interviene sulla dibattuta questione dell’utilizzo degli ingenti fondi del Piano di Sviluppo Rurale condizionati negativamente dal PPR di Soru. «Il 16 gennaio sono purtroppo scaduti i termini di presentazione delle domande a valere sulle sottomisure 4.1 e 4.2 del PSR. La prima sottomisura finanziava investimentifinalizzati a migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità globali dell’azienda agricola. La seconda investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli. PSR che da sempre rappresenta la principale fonte di finanziamento per le opere strutturali delle nostre aziende agricole e per le industrie di trasformazione. E per tale motivo il PSR ha da sempre attirato l’attenzione e l’interesse dei nostri coltivatori ed allevatori».

«Ma mai come in questa occasione si è verificata una così imponente corsa alla manifestazione d’interesse. Purtroppo Alghero – denuncia Tedde -, non dispone di validi strumenti di pianificazione in grado di permettere l’edificazione nel suo agro. Dal 2006, infatti, il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) voluto dall’ex governatore Soru e dall’attuale primo cittadino algherese impone, per le aree di bonifica, norme profondamente restrittive non adottabili in mancanza di Piano Urbanistico Comunale. Il PPR, quindi, ostacola lo sviluppo del nostro territorio. In una partecipata riunione nella borgata di Guardia Grande del dicembre scorso –ricorda Tedde- alla quale partecipò l’assessore regionale dell’urbanistica Erriu e l’amministrazione algherese, era stata garantita la conclusione dell’iter di adozione del Piano di Valorizzazione delle aree di bonifica entro metà gennaio, mediante lo stralcio della pianificazione dell’agro dal PUC. Cosa che avrebbe reso possibile il superamento dei vincoli di inedificabilità e, di conseguenza, la possibilità di poter concorrere alla pari con le altre aree agricole per il reperimento dei fondi pubblici di finanziamento. Ma ad oggi –lamenta l’ex sindaco di Alghero- le nostre imprese agricole non pare abbiamo avuto notizie positive».

Tedde prosegue evidenziando che l’annoso problema dell’agro di Alghero supera, tuttavia, i confini comunali, per raggiungere quel di Cagliari dove una Regione sempre più attenta alle esigenze del “capo di sotto” assume un ruolo depressivo nei confronti delle legittime aspirazioni imprenditoriali degli agricoltori algheresi. «Da una parte, infatti, -aggiunge Tedde- con il PPR di Soru pone degli
irrazionali vincoli normativi all’edificazione, anche produttiva, del nostro agro. Dall’altra, con il Piano di Sviluppo Rurale, esalta negativamente quei limiti rendendoli motivo di esclusione dai finanziamenti regionali. Finanziamenti che, pur avendo una regia regionale, trovano origine, in gran parte, nelle politiche economiche europee e nazionali. Tale esclusione comporta –secondo il consigliere regionale di Forza Italia- il verificarsi di fenomeni concorrenziali distorsivi nei confronti di un comparto di estrema importanza come quello agricolo».

«La solita ingiustificata discriminazione nei confronti del nord ovest della Sardegna –sottolinea Tedde-. Questa volta il ceffone regionale colpisce l’area di bonifica algherese interessata nel passato da importanti opere di bonifica e trasformazione agraria. Un’area che è stata per decenni la regina dell’agricoltura isolana oggi viene trattata da Cenerentola. Con danni per qualche milione di euro provocati agli agricoltori. Il nord ovest della Sardegna –chiude Tedde-, maltrattato da questo Governo regionale, ha già dato il suo giudizio e attende di poterlo esprimere in concreto nelle prossime consultazioni elettorali.»

24 Gennaio 2017