Pecorino Romano, Tedde: «inaccettabili ritardi di Pigliaru in difesa della DOP»

«Fondato il timore che Pigliaru stia simulando impegno a favore del comparto, così come ha fatto con Ryanair. Speriamo che anche questa volta i buoi non siano già scappati».

«Solo oggi Pigliaru finge di scrivere al ministro Martina per chiedere tutela per la DOP Pecorino romano.» Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia-Sardegna in Consiglio regionale in relazione alla lettera oggi inviata da Pigliaru a Martina. «Evidentemente dopo due settimane di impegno nella campagna elettorale per il si alla riforma referendaria, che verosimilmente spingerà i sardi a votare no, ha trovato 5 minuti di tempo. Ma ci chiediamo perché non ne ha parlato personalmente al ministro il 19 dello scorso mese, allorché Martina sbarcò a Cagliari per sostenere il fronte del si».

«Ci pare che Pigliaru stia sottovalutando l’attacco del governo regionale e della politica laziali alla pastorizia sarda nella sua accezione più generale, che punta a mettere in discussione la titolarità della “DOP Pecorino Romano” e ad istituire una nuova Dop denominata “Cacio romano”. Cosa che ingenererebbe una straordinaria confusione sui mercati e danni difficilmente quantificabili per la pastorizia sarda. Abbiamo il fondato timore – denuncia Tedde – che così come ha fatto con Ryanair Pigliaru stia simulando fuori tempo massimo impegno a favore del comparto. Speriamo – chiude l’ex sindaco di Alghero – che anche questa volta i buoi non siano già scappati».

4 Dicembre 2016