Ortopedici sardi a confronto

“La Chirurgia protesica dell’anca: attualità e prospettive”, è il titolo del Simposio organizzato a Sassari dall’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Sassari, in programma sabato, 24 novembre dalle 9 alle 13, presso Villa Mimosa, sede della Confindustria del Nord Sardegna.

“L’incontro sarà l’occasione per un approfondimento sulle problematiche dell’anca a 50 anni dall’introduzione delle nuove tecnologie chirurgiche che portarono il prof. Sotgiu, allora primario del reparto di Ortopedia dell’Ospedale Civile di Sassari, a sperimentare per la prima volta in Sardegna le protesi dell’anca” spiega Dott.Francesco Cudoni, da marzo di quest’anno Direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia.

La frattura dell’anca è una patologia in continuo aumento, legata per lo più all’artrosi e all’osteoporosi dovute all’invecchiamento della popolazione che hanno gravi implicazioni sulla qualità e sulla durata della vita di una persona. Il mondo scientifico e industriale sono sempre più impegnati a trovare soluzioni innovative per introdurre nuovi impianti e biomateriali (titanio, ceramica, polietilene ad altissima densità) e favorire l’utilizzo di tecniche chirurgiche mini invasive con incisioni cutanee più piccole e risparmio tessutale muscoloscheletrico.

Tecniche utilizzate anche all’Ospedale Santissima Annunziata grazie all’intensa attività del Dott. Francesco Cudoni. “Mi sono proposto di riportare l’Ospedale Civile di Sassari verso una chirurgia di alto livello” dice Cudoni. “Nel reparto che dirigo utilizziamo tutte le tecniche e materiali innovativi attualmente a disposizione sul mercato mondiale: impianti protesici (con componente femorale e acetabolare) che consentono di migliorare la funzionalità dell’articolazione nei casi di grave artrosi e di fratture dell’anca”.

Dopo anni di grandi difficoltà organizzative che hanno portato l’Ortopedia del Civile di Sassari agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda il trattamento rapido delle fratture del collo femore, la nuova riorganizzazione introdotta dal dott. Francesco Cudoni e le nuove tecniche utilizzate consentiranno in breve tempo di rendere più rapido il percorso diagnostico e terapeutico per l’intervento chirurgico entro le 48 ore, in linea con le nuove direttive ministeriali.

“Un percorso difficile – commenta il Direttore dell’U.O.Ortopedia e Traumatologia della ASL n.1 – ma che grazie alla collaborazione delle varie equipe mediche (di diagnostica strumentale, anestesiologiche e di strumentazione infermieristica) sta già portando un migliorarmento del servizio, con la riduzione dei tempi alle 72 ore”. Inoltre grazie alla collaborazione di fisioterapisti e fisiatri, l’equipe ortopedica del Santissima Annunziata concede la deambulazione precoce del paziente che così può riprendere nel breve tempo una vita di relazione. “L’artroprotesi è un intervento importante per chi ha una frattura o un artrosi, quindi va effettuato con attenzione per far si che rappresenti un intervento unico nella vita di un paziente, evitando tutte le possibili complicanze di tipo tecnico e meccanico” spiega il primario.

Al convegno di sabato parteciperanno come relatori, insieme al Dott. Francesco Cudoni, il Dott. Peppino Mela, Direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia dell’ASL di Olbia, il Prof. Antonio Capone Direttore della Clinica ortopedica di Cagliari. Prevista anche una lettura magistrale del Prof. Paolo Cherubino, Direttore della Clinica ortopedica di Varese, nonché Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia.

Nella foto: Dott. Francesco Cudoni

20 Novembre 2012