Olmedo: tagli dei trasferimenti statali aprono scenario drammatico

“Non vogliamo fare gli esattori dello Stato, ma ci troviamo costretti”. Il Sindaco di Olmedo Marcello Diez annuncia i tagli ai servizi causati dal mancato trasferimento dei fondi statali. La fine del 2012 e il 2013 segnano l’ingresso per Olmedo all’interno dei vincoli del patto di stabilità che lega i lacci alle borse comunali. Nessuna libertà nella scelta dei servizi da attivare e pochissimi fondi per programmare nel lungo periodo. Le poche entrate nelle casse comunali garantiranno i servizi essenziali ai cittadini ma nulla di più.

“Sapevamo che sarebbe stata dura – commenta il sindaco Marcello Diez – e abbiamo lavorato finora all’innalzamento del livello di progettualità per partecipare ai bandi di finanziamento senza perderne uno. Abbiamo programmato una serie di interventi che consentono di far crescere la nostra comunità, ma i cospicui tagli dei trasferimenti statali ci impongono di rinunciare a qualunque progetto a favore della cittadinanza che non sia riconducibile ai servizi strettamente essenziali. Con l’entrata dell’ente nel patto di stabilità vengono di fatto bloccati gli investimenti, ci viene impedito di ricorrere all’indebitamento e l’applicazione non graduale delle nuove regole non ci consente di far fronte agli impegni derivanti da alcuni progetti già avviati. Sarà, invece, impossibile confermare quanto programmato nel triennio 2012-2014 relativamente ad importanti progetti di riqualificazione urbana, quali il completamento di via Carducci, la valorizzazione delle aree verdi delle zone di espansione abitativa, quali “Su Furraghe”, la sistemazione dell’area prospicente la ferrovia destinata agli spettacoli itineranti, il raddoppio della condotta fognaria che attraversa la ferrovia (in prossimità della via Gramsci), la messa in sicurezza degli edifici pubblici e i lavori di riqualificazione dell’area del campo da baseball (illuminazione della pista ciclo-pedonale) compreso il completamento del campo da gioco”.

“Garantiremo il completamento – rassicura l’assessore alla programmazione Gianluca Cocco – della riqualificazione dell’area esterna alla scuola materna, la riqualificazione di Monte Baranta, il collegamento tra la zona “Su Furraghe” e la via Sardegna. Abbiamo, altresì, già ottenuto il finanziamento per l’area artigianale Pip nella quale porteremo la condotta idrica. Inoltre, grazie all’arrivo a costo zero di una nuova figura specializzata, l’Architetto Correddu, sarà possibile progettare una nuova zona 167 e si cercherà di sfruttare la progettazione europea al fine di reperire ulteriori fondi”, conclude l’assessore Cocco.

Lo scenario per Olmedo, così come per tutti i piccoli comuni è drammatico. “Ci troviamo in grosse difficoltà – commenta il vice Sindaco Mirko Ferralis – per andare avanti è fondamentale che i nostri concittadini siano a conoscenza della situazione del proprio paese. Siamo una comunità e come tale dobbiamo agire. Decideremo con la cittadinanza la strada da percorrere per uscire da questa crisi e valuteremo insieme le alternative da percorrere”. Sarà avviato a brevissimo un percorso partecipato che consenta ai cittadini di manifestare il proprio pensiero in ordine alle azioni da intraprendere per riuscire a superare ostacoli che allo stato attuale appaiono insormontabili. “La strada più probabile, che stanno seguendo la maggior parte dei municipi limitrofi, è quella del rigore assoluto, così come richiesto dallo Stato. Questo, tuttavia – sottolinea l’Assessore Cocco – non è sufficiente a garantire il rispetto delle regole alle quali dovremo attenerci da gennaio: lo Stato ci chiede altresì di colpire pesantemente le tasche dei cittadini senza garantire loro, non solo servizi aggiuntivi, ma neppure la prosecuzione di gran parte dei progetti avviati”.

“Purtroppo – prosegue il sindaco Marcello Diez – nonostante l’incontro dal Prefetto, il passaggio in Regione non si è riusciti a tutelare i piccoli comuni. La vera forza della nazione è rimasta inascoltata, abbandonata nella sua impotenza nel portare avanti i programmi annunciati alla cittadinanza. Ci troviamo disarmati – lamenta il primo cittadino – di fronte alle difficoltà e al panorama che quotidianamente ci viene prospettato dalla finanza pubblica, uno scenario che ci proibisce qualunque tipo di azione per garantire alla nostra cittadinanza servizi adeguati – risposte adeguate e tempestive. Lo stato in questo modo ci spinge realmente a riconsegnare la fascia tricolore”.

Nella foto: il Sindaco di Olmedo, Marcello Diez

14 Dicembre 2012