META, un grande investimento o uno spreco certo

Non amo giudicare il lavoro altrui, almeno fino a quando questo non intacca il mio, e in questo caso, a maggior ragione, visti gli ultimi avvenimenti, soprassiederò senza indulgenza.

Tralasciando dunque inutili attacchi verso chi e cosa avrebbe potuto fare chi fino ad oggi ha presieduto una chicchessia partecipata, tema che ad Alghero, nello specifico della Fondazione META, vede negli ultimi sondaggi il numero dei sostenitori dell'”io avrei fatto meglio” surclassare di gran lunga anche i più grandi allenatori di calcio locali che, senza ombra di dubbio, avrebbero vinto gli ultimi 10 campionati del mondo, penso invece sia opportuno oggi analizzare le prospettive future che la stessa dovrebbe offrire attraverso la propria mission:

In riguardo alle dimissioni del Presidente e del Consiglio di amministrazione, mi sembra alquanto riduttivo tradurli in allarmismo solo perché siamo a due mesi dall’Evento del Capo d’Anno. Penso infatti che se si avesse la capacità di analizzare attentamente le funzioni della fondazione ci si renderebbe conto che questa ha un ruolo fondamentale nella promozione turistica cittadina che và ben oltre l’organizzazione di un evento che, anche se noi Algheresi consideriamo solo nostro avendogli assegnato un marchio DOCG (Denominazione Origine Controllata Garantita) “Catalano” (Cap d’Any), ha invece la prerogativa di essere l’evento di tutti quei paesi che, anche se non di dominazione Catalana, hanno deciso di affidarsi al Calendario Solare e non, per esempio a quello cinese e che ha, come ultimo dell’anno, appunto il 31 Dicembre.

Dov’è l’unicità dunque? Sarà il nome in Catalano forse?? Sarà forse che siamo stati tra i primi in Sardegna???

E allora, prendendo proprio ad esempio il Cap’ D’Any Algherese e rapportandolo allo Statuto META che si prepone “lo scopo di rispondere in maniera organica e coordinata alla richiesta di interazione, di integrazione e di programmazione e alla questione “cardine” del piano strategico: la promozione dell’offerta del territorio”, credo che sia molto riduttivo pensare che il compito del presidente META abbia come apice l’organizzazione di questo evento fine a se stesso a meno che lo stesso non venga “sfruttato” per un secondo fine: per esempio come Operazione di Marketing.

Penso infatti che questa manifestazione non deve essere mirata al far invadere la nostra città dagli abitanti dei paesi limitrofi vincendo dunque la battaglia delle presenze umane con Sassari, ma il far conoscere il nostro territorio a chi, grazie ad operazioni di Marketing sponsorizzate da altre aziende, e dunque a costo zero per la nostra città (Vedi Ryanair e il continuo promuovere i propri voli attraverso le destinazioni offerte), raggiungerà Alghero.

Penso dunque che il compito primario debba essere il decidere, in una programmazione a breve, medio e lungo termine, quale importanza deve avere questo evento per la città perché, come sosteneva un mia carissima collega, “Quando si decide di attaccare il mercato bisogna essere sicuri di azzannare e non solo abbaiare”. E allora, le alternative per “Azzannare il mercato” sono solo due:

1) L’Organizzare un Evento che abbia come fine ultimo quello di diventare “l’evento indiscusso regionale” come oggi succede durante il periodo di Carnevale con Oristano e la Sartiglia o Tempio e Bosa con Re Giorgio, e perché no, l’evento nazionale come per il carnevale di Venezia. Per raggiungere però questo scopo l’investimento economico richiesto sarebbe elevatissimo ma, a livello di Marketing, questo permetterebbe alla nostra città’ un enorme ritorno d’immagine.

2) L’alternativa è il “Differenziarci dagli altri in maniera plausibile” dando un’impronta unica, ma investendo molto meno. Un esempio potrebbe essere un evento dal titolo: “Il Non Capodanno – perché ad Alghero è festa tutto l’anno”

Organizzare dunque iniziative in tutta la città durante la settimana che ruota intorno al 31 Dicembre, magari dal 27 di Dicembre al 3 Gennaio: questo permetterebbe di non entrare in diretta competizione con tutte le altre località che organizzano “solo il capo d’anno” risparmiando sui Cachet dei grandi artisti che per la notte del 31 Dicembre hanno richieste esorbitanti, ma puntare su un’ offerta più ampia spalmata in diverse giornate e magari chiudere la stessa rassegna con l’intervento di un grande artista il 3 di Gennaio, artista che però avrebbe sicuramente richieste meno esorbitanti visto la data: questo permetterebbe ai vari turisti stranieri che decidono di visitare la nostra città durante quel periodo di rimanere impressionati dalla varietà dell’offerta e pubblicizzare, a loro volta, la nostra cittadina quando a casa (Passaparola = Marketing a costo zero) e, ai locali, di programmare la loro visita in più giorni, magari trattenendosi a dormire in città (Incremento delle presenze ricettive e dunque dei ricavi diretti, indiretti e connessi).

Se invece il fine è quello di continuare ad abbaiare, e neanche troppo forte come tutt’oggi avviene, saremo costretti a subire iniziative di cabarettisti locali (Vedi Pino e gli Anti Corpi del 2011) che si esprimono in lingua italiana e dunque sono incomprensibili ai cittadini stranieri che continueranno a sottolineare la mancanza di un obiettivo e di una strategia ma che vengono organizzati solo perchè dovuti perché attesi perché è Capo D’anno…. ops, scusate: “Cap d’Any”.

Questo è il motivo per cui penso che le dimissioni a due mesi dal Capo D’Anno non siano assolutamente una tragedia ma anzi, seguendo il calendario di manifestazioni mirate al Turismo, ai flussi di mercato, alle tempistiche di prenotazione che ad oggi sono ridottissime (Vedi Last Minute), penso siano arrivate nel periodo giusto: infatti, per il possibile nuovo presidente META, questo è il momento ideale per far sì che nei prossimi quattro/cinque mesi si possa programmare per l’anno 2013 attraverso la varietà di opzioni che lo statuto offre negli articoli 4 e 5 (Vedi Statuto) e , nel contempo, promuovere la città di Alghero a livello Nazionale ed Internazionale, promozione che deve andare oltre il MARE ma che, attraverso lo studio di tutti i segmenti di mercato inerenti al turismo, riesca a divulgare la ricchezza culturale, storica, archeologica, enogastronomica della nostra terra e coinvolgere tutta quella componente umana inimitabile che Alghero ha attraverso varie forme associative o iniziative singole e che ci rendono assolutamente unici: valorizzandola.

Un grande esempio di tanta ricchezza è stata offerta dal Week end appena concluso attraverso varie iniziative: il convegno sul Turismo ha infatti sottolineato il grande lavoro svolto dall’associazione Smuovi e dalla stessa fondazione Meta per la valorizzazione del territorio attraverso Musei e Siti Archeologici, Iniziative Culturali che attraverso la Società Umanitaria ed il Premio Pino Piras hanno messo in risalto, solo per citarne alcuni, il duo Crabuzza-Sanna, vincitori del Suns, festival europeo della canzone in lingua minoritaria, Chiara T. Murru, vincitrice della miglior regia del Fringe Festival di Roma e lo Chef Cristiano Andreini del Ristorante Andreini, già stella Michelin e Chef Pluripremiato a livello internazionale.

Per questo sono convinto che, in una realtà come Alghero, già ricchissima di iniziative e eccellenze come ampiamente riportato, la Fondazione META, sfruttando tutto questo, non può avere come incarico principale il solo divulgare bandi per misere feste di paese, ma quello di far conoscere tutte le nostre potenzialità aldilà delle quattro mura che ci circondano attraverso operazioni di Marketing ma anche della ricerca di Soci Partecipanti che siano essi locali, regionali, nazionali o internazionali che, attraverso un piano triennale di sponsorizzazione permetterebbero alla nostra città di poter offrire un più alto numero di iniziative azzannando il mercato.

Sostengo infatti da lungo tempo che la Fondazione META deve essere in grado, in un tempo non più’ lungo di due anni di:

1) Auto finanziarsi attraverso iniziative che vadano oltre incassi certi (Vedi Grotte di Nettuno ecc ecc) per far sì che questa diventi per la città di Alghero il più grande investimento e non uno spreco certo con stipendi a carico del comune, unico socio attuale.

2) Rilanciare l’economia cittadina che, attraverso il turismo, deve essere in grado di garantire nuovi posti di lavoro che siano essi “Diretti” (Ricettività, trasporti, servizi Balneari ecc ecc), “Indiretti” (Spese inerenti ai servizi offerti ai turisti) o “Indotti” (Conseguenti al giro di denaro che il salario/profitto di dipendenti/aziende potrebbero spendere sul mercato attuale).

Perché, dopo aver abbaiato per anni, se tutto questo non dovesse avvenire, con la crisi attuale in più non ci rimarrà altro che scappare con la coda tra le gambe, comportamento tipico di cane bastonato.

13 Novembre 2012