Metà stipendio, il resto a fine mese. La rabbia di una mamma lavoratrice di Alghero

Busta paga dimezzata e senza sostegno per una figlia disabile. La condizione di una mamma lavoratrice di Alghero che denuncia il suo disagio e chiede rispetto per i suoi diritti.

Metà stipendio, lo dice una circolare. Un’impiegata di un supermercato ad Alghero non riesce a comprendere come sia possibile ricevere lo stipendio del mese precedente in due rate, una il 15 e l’altra a fine mese. E’ solo una delle vicissitudini recenti di una ragazza di Alghero che è stanca dei continui soprusi (questo almeno è quello che dichiara e vuole portare all’attenzione di tutti). E’ una predisposizione aziendale divulgata tramite circolare, ci racconta la ragazza, la quale spiega, viste le difficoltà che l’azienda incontra quotidianamente, che si rende necessario suddividere lo stipendio in due rate. Senza insistere sui disagi che questa dipendente affronta, avendo una figlia disabile, senza poter contare sull’assistenza in quanto non ci sono supporti dei servizi sociali che possono reintegrare il sostegno che arriverà solo dopo l’approvazione del bilancio, la gravità del provvedimento, sottolinea, dipende dalla decisione altrui di come ogni dipendente deve usufruire del suo stipendio, senza contare che molte persone devono pagare un affitto, le bollette e via dicendo.

“E i conti non tornano comunque -spiega ancora la ragazza- poiché per agosto è previsto un incremento di personale nell’azienda. Ad Agosto si prevede una mole di lavoro maggiore e dunque si rende necessario un reintegro di ex dipendenti che sono stati licenziati in passato. E se c’è lavoro, e il personale deve essere pagato, come si può far passare una circolare che spiega la rateizzazione dello stipendio per mancanza di liquidità immediata da parte dell’azienda?” Questo è quello che si chiede la ragazza e che vuole porre all’attenzione dell’opinione pubblica. Sottolinea ancora: “Oggi ci sono datori di lavoro che prendono in giro i propri dipendenti, chiedendo turnazioni impossibili, pretendono disponibilità oltre orario o spedendoli in mobilità in località a due ore e mezza di macchina da Alghero, pur sapendo, come nel mio caso specifico, che ho enormi difficoltà avendo una figlia disabile” E’ legittimo ? “E’ pensabile di poter vivere sereni con una busta paga dimezzata avendo due figli, di cui uno speciale che ha bisogno di assistenza?  Si può pretendere il proprio stipendio senza doverlo quasi chiedere per favore? “Se è un diritto avere il proprio stipendio perché bisogna umiliarsi e chiederlo come non fosse dovuto? E’ pensabile di poter vivere sereni con mezzo stipendio e il doppio dei problemi?” Questo lo sfogo e la rabbia di una donna forte, ma molto provata.

Alessandra Mura, 21 Luglio 2014