Marco Zoppi: in caso di responsabilità professionale medica il professionista può tutelare il patrimonio familiare con un trust

Responsabilità medica: quali sono le novità della riforma Gelli

La ‘’responsabilità medica’’, ovvero quella in cui incorre il professionista che colpevolmente cagioni per imperizia od omissione un danno ad un paziente, è stata oggetto di ampio dibattito politico all’inizio del 2017. La riforma Gelli (legge 8 marzo 2017 n. 24) ne ha sancito in maniera più chiara i limiti, rimarcando la differenza tra la responsabilità civile contrattuale delle strutture mediche e quella extracontrattuale che grava sui professionisti. La riforma obbliga tutti i centri socio-assistenziali a sottoscrivere un contratto assicurativo, duplicando l’onere già previsto dal 2012 a carico dei professionisti.

Responsabilità medica: il patrimonio può essere tutelato adeguatamente?

Questo approfondimento, tuttavia, non si concentra sui profili della responsabilità in senso stretto e sulla tutela del paziente danneggiato. In nostro intento in questa sede è quello di guardare alla famiglia del professionista ed ai problemi che potrebbero riguardare il patrimonio familiare in caso di riconosciuta responsabilità del professionista.

La voce dell’esperto di trust: Marco Zoppi

Il nostro percorso di approfondimento si avvale della competenza del dottor Marco Zoppi esperto di trust e Premio Fee Only 2012 e 2013 come miglior advisor fiscale indipendente. Fondatore di Global Capital Trust, Marco Zoppi è un profondo conoscitore del trust, strumento giuridico di origine anglosassone riconosciuto in tempi recenti anche dal nostro ordinamento.

Dott. Marco Zoppi, i medici sono particolarmente esposti al rischio di controversie. Come mai?

‘’Il medico è un professionista molto esposto al rischio di contenziosi giudiziari con i suoi assistiti: la scienza medica, infatti, pur fondandosi su basi solide, si sviluppa secondo logiche statistiche e non garantisce sempre uniformità di risultati. Una terapia efficace per un paziente può non esserlo per altro, poiché hogni organismo è unico e risponde in modo differente alle terapie.
Stando alle statistiche del Tribunale di Roma, negli ultimi 5 anni le denunce presentate a carico dei medici sono aumentate del 300% rispetto al quinquennio precedente.

Dott. Marco Zoppi, il notevole incremento di contenziosi che riguardano i medici determina l’opportunità di proteggere diversamente il patrimonio del professionista. Come si può agire efficacemente?

“In passato molti medici si sono affidati esclusivamente a prodotti assicurativi: la realtà dei fatti, però, ha mostrato i profondi limiti di questa strategia “difensiva.

In materia di protezione patrimoniale posso affermare con assoluta certezza che un valido strumento è rappresentato dall’istituto del trust.

La natura segregativa di questo istituto di origine anglosassone scherma in maniera totale i beni conferiti dal disponente, ponendoli al riparo dai rischi di risarcimento per responsabilità medica.

Il trust, dunque, è come una cassetta di sicurezza virtuale, in grado di blindare il patrimonio in esso conferito da ogni tipo di ingerenza proveniente dall’esterno.

Condizioni necessarie affinché il trust spieghi efficacemente i suoi effetti sono le seguenti: non sono ammessi trust autodichiarati e, pertanto, disponente e fiduciario devono essere due entità distinte. Il trust deve possedere natura discrezionale ed irrevocabile ed essere stipulato in bonis.

Dott. Marco Zoppi, il trust assicura anche altri benefici? 

“L’impiego del trust determina anche vantaggi sul piano fiscale: in ambito immobiliare, ad esempio, per il conferimento in trust è previsto il pagamento della tassa di donazione e successione al 4% del valore catastale, con franchigie di un milione per beneficiario.

Nel momento in cui il bene conferito in trust passerà al beneficiario individuato nel regolamento, nulla più sarà dovuto.

L’Italia, però, dovrà presto adeguare il suo sistema impositivo alla media europea, elevando le aliquote di riferimento almeno fino al 25%: è dunque questo il momento migliore per vuole ottimizzare la successione immobiliare avvalendosi del trust.

Grazie dott. Marco Zoppi per averci offerto una panoramica completa sul trust e sui suoi possibili impieghi.

“Grazie a voi e buon lavoro’’.

1 Aprile 2018