Malati gravi, Tedde: «contributi fermi da mesi nelle casse del Comune di Alghero»

«Le risorse destinate ai talassemici, nefropatici, leucemici, disabili mentali ed affetti da gravi neoplasie che già da mesi dovevano essere pagate sotto forma di contributo ai malati ed alle loro famiglie si trovano ancora nelle casse del Comune di Alghero».

«Ai gravi ritardi della Regione Sardegna si aggiungono anche quelli del Comune di Alghero ed il risultato è sempre lo stesso: le risorse destinate ai talassemici, nefropatici, leucemici, disabili mentali ed affetti da gravi neoplasie che già da mesi dovevano essere pagate sotto forma di contributo ai malati ed alle loro famiglie si trovano ancora nelle casse del Comune di Alghero.» – È il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde ad intervenire nuovamente sul problema.

«Siamo molto preoccupati per una situazione che in un solo anno ha fatto registrare il dimezzamento delle risorse che la Regione Sardegna trasferisce con forte ritardo ai comuni. A questo – precisa l’ex Sindaco di Alghero – si aggiungono i ritardi del Comune di Alghero che ormai da mesi rinvia il pagamento dei contributi in favore dei malati gravi. Eppure le risorse ci sono. Sono state da tempo incassate dal comune».

«Il problema pare sia la formalizzazione di una variazione di bilancio. Un aspetto tecnico-burocratico davanti al quale i malati gravi e le loro famiglie sono costretti a “piegare la testa” ed aspettare. Un ritardo tutto interno al comune – prosegue il consigliere regionale algherese – che non coinvolge soggetti terzi. Senza voler entrare nel merito delle motivazioni tecniche dei ritardi della variazione di bilancio, che lasciano comunque perplessi, è la condizione delle famiglie dei malati gravi a suscitare forte preoccupazione. Sono loro a dover anticipare le spese per garantire cure e assistenza ai propri cari affetti da patologie gravi».

«Centinaia di nuclei familiari per le quali questo scorcio di fine anno sarà più pesante di quelli passati perché la crisi ha anche nel 2016 continuato a generare povertà e malessere. Voglio augurarmi, pertanto, – conclude l’esponente azzurro – che la salute delle persone ed il diritto ad essere curati vengano prima dei tecnicismi e dei meccanismi ragioneristici che mortificano e peggiorano la vita non facile di talassemici, disabili mentali, malati di tumore meritano e delle loro famiglie».

21 Novembre 2016