Lo Quarter balla con la Sardegna, il Kenia, la Russia, la Martinica, l’Ecuador e l’India

Arriva ad Alghero il tour del XXVIIII Figulinas Festival

Giovedì 10 agosto fa tappa ad Alghero la festa dell’amicizia tra i popoli del Figulinas Festival 2017, che dopo essere partita da Palau arriva nella piazza di Lo Quarter (dalle 21.30), prima di proseguire nei prossimi giorni per Dorgali, Florinas, Castelsardo, Sorgono e Nuoro. La manifestazione, nata nel 1989 e organizzata dal Gruppo Folk Figulinas di Florinas, è itinerante per permettere a vari comuni della Sardegna di godere di uno spettacolo affascinante di danze, musiche e colori che arrivano da tutto il mondo. Uno spettacolo dove si incontrano, e si mescolano con gioia sul palcoscenico, le tradizioni dell’isola e quelle di altre nazioni. Nella festa della bellezza non poteva mancare Alghero, con il suo fascino indiscutibile: cornice perfetta per un festival che si è sempre distinto per la qualità delle proposte e che anche quest’anno non deluderà gli spettatori.

Sul palco di Lo Quarter saliranno dieci gruppi sardi e cinque internazionali. Questi ultimi arrivano tutti per la prima volta in Sardegna, ad eccezione del Nairobi National Dance Ensemble del Kenia, formato da ballerini, musicisti e acrobati di entrambi i sessi, che ha già avuto modo di portare nell’isola le sue esibizioni scatenate. Una novità assoluta è invece il gruppo “Les Aurores de Printemps”, che arriva dalla metropoli di Voronež (Russia) per presentare i balli tradizionali ispirati ai cosacchi, le danze di corte e quelle rituali. Tutte accompagnate da strumenti popolari, come la balaika e il gusli, e interpretate da uomini e donne che indossano abiti dalla tinte sgargianti. Prende il nome dalla Danza che scuote il cielo il Gruppo “Tungurarahua” di Ambato, in Ecuador, nato nel 1970, con all’attivo numerosi tour nelle due Americhe e in Europa. Così il gruppo descrive la sua esibizione: «la nostra danza è fatta di energie telluriche che gioiscono quando nasce una simbiosi tra il ballerino e l’energia della Terra, quando le mani indicano il sole, Inti, quando con la forza del vulcano si è gettato contro l’orizzonte o quando il cuore non sta nel petto per l’intensità del battito». Il patrimonio tradizionale delle Antille, ricco di influenze africane, ispira le coreografie dell’ensemble Pom’Kanel, che arriva dalla Martinica con una serie di danze popolari creole, speziate e irresistibili come la cucina dell’isola. Anche l’India, infine, per la prima volta a Florinas, ha una sua rappresentanza a Figulinas Festival con la Performing Art Company Milon Mèla, che dal 1962 fa conoscere le danze tipiche della loro zona: dalle musiche asiatiche alle danze del fuoco.

Dal 1989 Figulinas Festival fa incontrare il meglio delle tradizioni isolane in fatto di costumi, balli e canti tradizionali e lo regala a un pubblico entusiasta di abitanti e di turisti. Sarà così anche quest’anno, con dieci gruppi sardi pronti a dividere il palco con gli ospiti internazionali. Florinas, il paese dove il festival è nato, è rappresentato dal Gruppo Folk Figulinas. Attivo dal 1987, sotto la guida di Alessandro Chessa, il gruppo organizza da ventotto anni Figulinas Festival. Ha partecipato con entusiasmo a decine di manifestazioni folkloriche in giro per il mondo, ottenendo sempre un grande successo, ed è specializzato nell’esecuzione di Su ballu tundu fiolinesu, che inizia e si conclude con il canto in re ed è accompagnato da voce, chitarra e fisarmonica. Da Orgosolo arriva l’associazione culturale “Murales”, attiva dal 1993 e costituita da un corpo di ballo, da un coro esperto nel canto a tenore e da alcuni suonatori di armonica a bocca e di organetto diatonico. Il gruppo “Tiscali” di Dorgali si impegna dal 2001 in una ricerca storica seria e puntigliosa della tradizione dorgalese, caratterizzata da sobrietà nei balli ed eleganza nel vestire. Dalla provincia di Nuoro arriva anche il gruppo folk Pro Loco di Gavoi,  con le donne che indossano il ricco costume delle spose nei toni squillanti del rosso, del verde e del blu.

A rappresentare Uta e il Campidano arriva il gruppo della Pro Loco locale, specializzato nell’esecuzione dell’austero Ballu de sa gruxi con le donne che formano il braccio lungo di una croce e gli uomini i due corti, mentre i balli tradizionali del lavoro, delle feste e dei matrimoni nel Mandrolisai hanno i volti e le gambe dei danzatori del Gruppo Folk Sorgono. Le tradizioni del Logudoro rivivono con il Gruppo Folk Città di Ossi, impegnato nella danza e nell’allestimento di mostre etnografiche, e con il Gruppo Folk San Pietro di Ittiri, paese celebre per la ricchezza dei gioielli e degli accessori femminili e per i balli accompagnati dall’organetto, dalla chitarra sarda e dal canto dei poeti. Agli anni Cinquanta del secolo scorso risale la fondazione del Gruppo Folk di Samugheo, portavoce delle tradizioni dell’oristanese in tantissime manifestazioni internazionali. E sempre nello stesso periodo è nato il Gruppo Folk “Tuffudesu” di Osilo, che esegue con particolare maestria Su ballu tundu, S’Aggesa, o ballo degli sposi, Sa danza tipica dei corteggiamenti, e Chirigheddu Pintu, con l’uomo accompagnato da due donne.

9 Agosto 2017