L’itz attento alle problematiche della lingua blu

Antonello Usai: "L’Istituto ha competenze di studio e scientifiche non certo di intervento nel campo della lotta agli insetti vettori".

«Sulla questione lingua blu l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna non è stato certo con le mani in mano. Attraverso l’attività istituzionale ha fornito risposte agli allevatori, alla Regione, alle Asl. Ha anche avviato una campagna di comunicazione volta a informare gli allevatori sulla prevenzione della febbre catarrale degli ovini». Lo afferma il direttore generale dell’Izs Sardegna, Antonello Usai, che risponde così all’articolo apparso oggi sul quotidiano locale La Nuova Sardegna che riporta le accuse di alcuni pastori nei confronti dell’istituto di via Duca degli Abruzzi. L’Istituto zooprofilattico sperimentale svolge attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale.

«Non è certo compito di questo istituto provvedere alla definizione di un piano di disinfestazione – aggiunge – che spetta invece ad altri enti, nello specifico alla Provincia alla quale per legge sono state trasferite le competenze dell’ex Crai. «I dirigenti dell’Izs, inoltre, partecipano alle riunioni delle unità di crisi regionale e locale convocate sulla blue tongue, portando il loro contributo. Ma l’Istituto ha competenze di studio e scientifiche non certo di intervento nel campo della lotta agli insetti vettori», ribadisce Antonello Usai. Sulla blue tongue l’Izs, nell’arco del 2013, ha effettuato ben 66.274 esami e da inizio 2014 sono state 7.723 le analisi fatte dai laboratori dell’Izs. Inoltre, dai dati messi a disposizione dall’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale dello stesso Izs, nel 2014 non sono stati riscontrati casi di focolai attivi nel Logudoro.

In quest’area la data di conferma dei casi risale al settembre 2013. L’Istituto zooprofilattico poi, proprio nel 2013, nell’ambito della sua attività istituzionale, ha realizzato una campagna di comunicazione per informare gli allevatori sulla necessità di adottare idonee misure di prevenzione contro la lingua blu. Sono stati realizzati, così, pieghevoli e poster che spiegano cosa sia la blue tongue, come si trasmetta, come riconoscerla, quali misure adottare e come curare le condizioni igieniche dell’azienda. A questo si aggiunga la realizzazione di un video di sensibilizzazione trasmesso, tra fine ottobre e inizi novembre 2013, sui canali televisivi e radio regionali.

Redazione, 3 Aprile 2014