Lingua Blu, Arru: solo otto Focolai nell’anno 2014

L'assessore della Sanità Luigi Arru sottolinea l' ottimo risultato del 2014 in rapporto ai 5000 focolai del 2013. Risparmiati 30 milioni di Euro.

“I risultati ottenuti da questa Giunta nella lotta alla lingua blu sono chiari e certificati da numeri e riconoscimenti: nel 2014 ci sono stati appena 8 focolai contro gli oltre 5000 del 2013, e sono morte 14 pecore contro le 114000 dell’anno precedente. Infatti la  Commissione Europea per il 2014 ha finanziato il 50% dei costi della vaccinazione”.

L’assessore della Sanità Luigi Arru elenca i risultati ottenuti in meno di un anno di battaglia senza soluzione di continuità alla blue tongue. “Il nostro intervento ha comportato anche un notevole risparmio per le casse regionali: nel 2013 sono stati spesi circa 30 milioni di euro per risarcire perdita di animali e mancato guadagno. Risultati ottenuti perché sono stati messi in linea, cioè coordinati, 8 servizi veterinari della Sardegna – spiega l’assessore Arru – Contrariamente poi a quanto accaduto negli anni passati, nel 2015 la campagna di vaccinazione è iniziata in tempo, secondo le indicazioni del Centro referenza nazionale e dell’Unità di crisi regionale e nazionale”.

Non solo: a sollecitare le vaccinazioni sono state anche le associazioni professionali agricole, perché nel 2013 il virus è arrivato a giugno. “Secondo il massimo esperto mondiale in materia, il professor José Vizcaino, con la vaccinazione a tappeto è possibile eradicare il sierotipo 1 del virus blue tongue nel giro di tre anni. Ormai è accertato che il vaccino non causa un aumento degli aborti – aggiunge l’esponente della Giunta Pigliaru – Uno studio con la Facoltà di veterinaria su 20000 capi vaccinati e 9000 di controllo ha dimostrato che sotto quell’aspetto non c’era nessuna differenza con i non vaccinati e neppure tra prima della vaccinazione e dopo”. In Italia tutte le regioni del centro sud sono state interessate dall’epidemia (sierotipo 1), mentre nei Balcani e in Spagna si è diffuso il sierotipo 4. I casi lamentati di calo della fertilità sono in realtà residui dei danni indiretti dell’epidemia del 2013 e di altre patologie, infatti sono segnalate anche da chi non ha vaccinato.

“Nonostante i risultati elencati capiamo però le possibili resistenze determinate da timori di danni che si tramandano – conclude l’assessore Arru – Da parte nostra garantiamo la massima disponibilità all’ascolto e al dialogo, per cercare di aiutare gli allevatori e motivare i veterinari come già stiamo facendo da mesi. Siamo infatti convinti, e lavoriamo in questa direzione, che l’allevamento rappresenti una straordinaria opportunità di crescita economica per la Sardegna”.

20 Febbraio 2015