Le associazioni di ResPublica dicono basta: «stanchi delle diffamazioni»

Questa volta nel mirino di Malerbe, Asce e Circolo Culturale Artico finisce il consigliere comunale Enrico Daga: «parla del Distretto della Creatività definendolo “terra di nessuno”, sostiene che le associazioni fanno di uno spazio pubblico un uso privatistico. Rettifichi quanto detto o dovrà spiegare il senso delle proprie affermazioni azzardate davanti all’Autorità Giudiziaria competente».

«Non pensavamo che a distanza di soli 15 giorni un altro esponente della politica algherese perdesse il controllo nell’affrontare il tema dell’ex caserma dei carabinieri. Invece è accaduto. Durante l’intervista del 25 ottobre all’ emittente televisiva locale e attraverso facebook Enrico Daga si è cimentato nella prassi, ormai in voga, della diffamazione, con ciò rassomigliando sempre più a Michele Pais, Nunzio Camerada e Maurizio Pirisi. Pensavamo di aver fatto cosa gradita e utile la scorsa volta, ma evidentemente non è bastato. Il consigliere comunale parla del Distretto della Creatività definendolo “terra di nessuno”; sostiene che le associazioni della rete ResPublica fanno di uno spazio pubblico un uso privatistico» – Così in una nota le associazioni Malerbe, Asce e Circolo Culturale Artico.

«Respingiamo al mittente le diffamazioni – si legge – sottolineando che è intellettualmente disonesto ricorrere, strumentalmente, all’arte della bugia per dividere la cittadinanza. Le persone che fanno parte delle associazioni diffamate sono stanche di essere oggetto di falsità gratuite e vittime di maldestri esperimenti di campagna elettorale. Daga sembra non rispettare i propri cittadini quando, attraverso il suo profilo facebook, si lancia in provocazioni ed invettive tentando di buttare in rissa ogni confronto che, pacatamente, alcuni cittadini cercano di portare avanti».

«ResPublica coglie l’occasione per rivendicare la legittimità del percorso intrapreso. Partendo dal Bando per finire alla sottoscrizione del contratto di cui si consiglia la lettura. Ribadiamo che,- continuano –  al contrario di privati ed istituzioni più o meno benefiche della città che per decenni hanno messo le mani su beni demaniali e spazi pubblici per loro uso e profitto esclusivo, ResPublica difende e valorizza i beni demaniali cittadini. Abbiamo a cuore la nostra comunità. Lavoriamo quotidianamente con il solo e dichiarato fine di unire la cittadinanza e garantirne lo sviluppo culturale».

«Per amore di verità e nella speranza che certe posizioni diffamatorie siano in futuro marginalizzate dall’opinione pubblica, ribadiamo che tutte le associazioni aggiudicatarie del Distretto della Creatività sono iscritte all’albo regionale delle associazioni di volontariato e promozione sociale. Sa Daga quali devono essere le caratteristiche per essere iscritti in tale albo? Gli consigliamo di studiare, chiedere scusa e rettificare quanto detto. Ha il tempo e l’opportunità di fare marcia indietro e bella figura. Perdendo tale occasione guadagnerà, anche lui, la possibilità di spiegare il senso e la portata delle proprie affermazioni azzardate davanti all’Autorità Giudiziaria competente» – concludono.

31 Ottobre 2017