«L’amministrazione creativa ed il suo refugium peccatorum»

L'opinione di Andrea Delogu, coordinatore di Forza Italia Alghero

La fantasia del nostro sindaco continua a non avere limiti, quasi quanto le sue carenze in materia di atti amministrativi. Ed ecco per le festività natalizie inventarsi, anche grazie alla disponibilità del suo segretario e della sua corte magica l’esternalizzazione dell’Ufficio Relazioni con il pubblico, con una delibera e un contratto di servizio relativo che fra uno slalom giuridico e l’altro, degno del Tomba dei tempi migliori, prova a sostenere un affidamento che, ahinoi, non sta in piedi. Il mantra di questa amministrazione sembra davvero “Negare l’evidenza e rifiutare le norme” ma questa volta si è davvero esagerato. L’unica cosa incontestabile della delibera è che l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è chiuso da mesi per l’incapacità programmatoria di questa giunta, il resto è equilibrismo, peraltro molto pericoloso. Cosa fare per “provare” a riaprire l’Urp? In teoria sarebbe bastato (e capacità amministrativo gestionale avrebbe voluto) un progetto, alloccare le risorse in bilancio, selezionare con procedura ad evidenza pubblica (concorso) gli addetti.

Ma questo è scontato ed allora cosa ci si inventa: ci si rivolge a quella che sempre più sta diventando il “refugium peccatorum”, la Fondazione Meta, buona in tutte le stagioni per aggirare gli ostacoli. E così ci si inventa che la Fondazione è una società in house del comune (smentendo tante e tante delibere dello stesso sindaco che dicevano il contrario), ci si dimentica che la “mission” della Meta è ben altra cosa rispetto allo svolgere in nome e per conto del Comune servizi come quelli che un URP efficiente dovrebbe garantire. E quindi per continuare lo slalom e tenere in piedi una delibera (senza riuscirci) si trasfigura l’oggetto sociale della Fondazione facendoci credere che la possibilità, contenuta nello statuto come formula residuale, di svolgere “ogni altra attività idonea ovvero di supporto alle attività istituzionali” possa essere letta come possibilità di gestire un servizio come l’URP. Con la stessa ardita interpretazione non ci meraviglieremo se in futuro a Meta verrà fatta fare anche produzione industriale!

Ma non è finita qui… il Comune infatti in barba alla normativa inserisce una clausola di gradimento sui tre addetti full time che dovranno svolgere il servizio e che saranno quindi di personalissima scelta e fiducia del segretario generale e che dipendendo dallo stesso si presume non avranno un rapporto di subordinazione con il direttore della fondazione. Probabilmente chi ha redatto delibera e contratto di servizio dovrebbe ripassare (o studiare) la normativa anche sulla somministrazione di personale, perchè sembra palese che l’impostazione adottata acclari il rischio di “caporalato”, in quanto uno pseudo-appaltatore si interpone tra il vero datore e il lavoratore.

Ciliegina sulla torta le condizioni economiche. Meta dovrebbe gestire il servizio con un corrispettivo annuo di € 45.081,96! Come può essere solo pensabile che con quella somma Meta possa assumere tre persone (qualificate) a tempo pieno??? Forse Bruno non conosce il costo di un lavoratore dipendente, d’altra parte fa il sindaco, ma qualcuno dovrebbe informarlo che il costo minimo di un dipendente è di euro 30.000 annue. Purtroppo sappiamo già come andrà a finire, sarà l’ennesimo fallimento di Bruno e della sua band e a nulla servirà, anche in questo caso, l’ennesimo aiutino proveniente dal consulente toscano, sicuramente proveniente dal solito lotto/i ingaggiato per l’occasione.

Andrea Delogu, 22 Dicembre 2016