La Dinamo perde ancora. Sardara respinge le dimissioni di Pasquini

Dopo il ko per 81-88 al PalaSerradimigni contro Capo d'Orlando

Alla Dinamo non bastano cinque giocatori in doppia cifra: Bamforth (26 punti) e compagni non completano la rimonta accesa nell’ultimo quarto e al PalaSerradimigni passa Capo d’Orlando per 81-88.

La sfida. Coach Pasquini manda in campo Bamforth, Hatcher, Randolph, Polonara, e Planinic, coach Di Carlo risponde con Atsur, Kulboka, Delas, Edwards e Ikovlev. I siciliani rompono il ghiaccio con Delas e Atsur, primi punti biancoblu con Hatcher e Bamforth. Su entrambe le metà campo si fatica a trovare la via del canestro, Pasquini fa ruotare i suoi, Hatcher dall’arco accende l’attacco sassarese, che mette a segno un miniparziale di +7 per il sorpasso (11-7 dopo 5’ di gioco). Edwards risponde da tre, si procede punto a punto soprattutto dalla lunetta. Bamforth dai 6,75 per allungare di un possesso ma è ancora la guardia canadese avversaria in contropiede a chiudere la prima frazione sul 18-19.

I ragazzi di coach Di Carlo grazie a una buona circolazione di palla si portano avanti con Edwards e Ikovlev ispirati dalla lunga, i biancoblu frenati dalla difesa a zona trovano la reazione con Hatcher, Pierre e Bamforth che tengono i padroni di casa a contatto ma la difesa non riesce a controllare l’attacco avversario che intanto accumula un vantaggio in doppia cifra. Bamforth e Spissu cercano ridurre il gap costruito dallo strapotere di Edwards e Delas, ed è il play sassarese sulla sirena a chiudere i primi 20’ di gioco sul 38-47. Nella ripresa Capo d’Orlando incrementa (+12 al 24°), la difesa sassarese si stringe e l’attacco sembra sbloccarsi con Hatcher, Spissu e Bamforth. Il punteggio avversario cresce anche grazie alle numerose gite in lunetta, i biancoblu carichi di falli, Edwards, Kulboka e Atsur ancora a dettare legge e il tabellone alla fine del terzo periodo segna 56-71.

Negli ultimi 10’ di gioco tentano la rimonta ricucendo con un’ottima circolazione di palla e a una grande difesa fino al -8 grazie all’energia di Jones, Pierre, Spissu e Devecchi. Ma Alibegovic sbarra la strada con le sue triple. Nell’ultimo giro di cronometro l’attacco sassarese non molla ma i giganti non completano l’opera chiudendo per 81-88.

È il presidente Stefano Sardara a presentarsi in sala stampa nel post partita: “Contrariamente a quella che è l’abitudine comune del club di tenere al proprio interno le vicende societarie ritengo sia corretto condividere con voi cosa è successo dopo la partita. Al termine del match coach Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni perché riteneva che, sia per l’economia sia per il bene del club, fosse giusto dare una smossa alla squadra. Il compito del presidente è quello di verificare tutte le soluzioni e vi dico onestamente che io non avrei mai pensato di cambiare il coach, perché quando si inizia un percorso bisogna portarlo avanti con convinzione e l’abbiamo fatto nei momenti passati, lo rifarei oggi e anche domani. Quindi ho parlato con la squadra spiegando in maniera trasparente le intenzioni dell’allenatore e aggiungendo che da parte mia non c’era nessun tipo di problema: se avessero voluto seguire questa strada li avrei seguiti ma con un punto fermo e cioè che da domattina avremmo dovuto cambiare atteggiamento, perché con questo timore non si va nessuna parte. Hanno parlato tra loro e dopo un lungo faccia a faccia mi hanno comunicato che la squadra è una, la barca è la stessa e si va avanti tutti insieme. Quindi ho respinto le dimissioni di Federico Pasquini, si procede in questa direzione tutti insieme e si troveranno le soluzioni adatte. Voglio ringraziare doppiamente Federico per la scelta che ha fatto perché lui non pensava di essere il problema ma voleva provare a essere la soluzione: ci vuole grande coraggio a fare un gesto del genere che dimostra un grande affetto per il club, e lui ne ha da vendere”.

Il capitano Jack Devecchi aggiunge: “Il presidente nello spogliatoio ci ha spiegato la situazione, noi abbiamo parlato e non c’è stato un solo giocatore che volesse Federico fuori dalla panchina. Siamo tutti consapevoli che non lo stiamo ripagando con la giusta grinta alla fiducia che ci dà ogni partita. Sappiamo che non stiamo rendendo al 100 per cento ma neanche al 70 per cento, abbiamo dimostrato in alcune partite che se giochiamo con entusiasmo e voglia di fare possiamo davvero fare bene. Lo sappiamo e siamo consapevoli, e nessuno di noi ritiene che sia un problema tecnico ma di noi giocatori che non stiamo rispondendo come si deve alla fiducia che ci stanno dando il coach e lo staff tecnico che lavorano al massimo e ci ascoltano sempre per trovare sempre nuove soluzioni. Questo è quello che è emerso dalla riunione in spogliatoio: tutti noi giocatori – compreso Rok che oggi non c’è- vogliamo uscire da questa situazione insieme a Federico e allo staff tecnico e ripagarli dell’energia e dell’entusiasmo che ci danno ogni giorno. Dobbiamo tutti dare di più a partire da me, stiamo rendendo sotto le nostre potenzialità: da domattina si torna a lavorare a testa bassa, piegando le gambe e mettendo il sedere per terra”.

13 Novembre 2017