Incontro in prefettura, parla il direttore generale della Sogeaal

Mario Peralda, direttore generale della Società di Gestione dell'Aeroporto di Alghero, fornisce una ricostruzione di quanto accaduto nell’incontro svoltosi lunedì presso la Prefettura di Sassari con le rappresentanze sindacali

Ho ritenuto doveroso e urgente fornire una corretta ricostruzione di quanto accaduto nell’incontro svoltosi presso la Prefettura di Sassari , che a mio avviso fatica davvero a conciliarsi con il “resoconto” di cui all’allegato comunicato delle Organizzazioni Sindacali – (LEGGI) -. Innanzitutto rammento che si trattava di una procedura di “raffreddamento” al cospetto dei funzionari della Prefettura (inizialmente rimandata per le motivazioni che riporterò di seguito): un passo intermedio obbligatorio rispetto all’annunciata volontà, della sola sigla UIL, di dare avvio ad azioni di protesta e sciopero per le seguenti cause: Privatizzazione; Situazione rapporti con Ryanair; Programmazione 2016; Erogazione premi senza aver concordato criteri con le OO.SS.

Oltre ai delegati del Prefetto, ed al Segretario territoriale UIL Sig. Mastino (cui si sono aggiunti in seguito i Segretari Territoriali Sigg. Ruiu e Sias) trovavo al tavolo dell’incontro, anche il Segretario territoriale UGL Sig. Muretti, il segretario aziendale FILT CGIL Sig.ra Porcu ed il Segretario Generale Regionale della stessa sigla, Sig. Boeddu. La Prefettura, nella persona del Vicario Dott. Serra, mi ha chiesto, in apertura di incontro di rappresentare la posizione dell’Azienda riguardo ai temi oggetto del futuro sciopero.

In merito alla Privatizzazione è stato evidenziato alle OO.SS., fresche di un incontro con la Proprietà, che quella era la sede ideale e opportuna per approvvigionarsi di ogni utile chiarimento al riguardo atteso che: il percorso di privatizzazione discende da un preciso indirizzo strategico degli Azionisti (peraltro ribadito e confermato nell’ultima Assemblea dei Soci) che dispongono del più ampio ventaglio di informazioni sul tema; alla Società (men che meno al sottoscritto in quanto Responsabile Unico del Procedimento di Gara) non è consentita, a procedura ancora in corso, la diffusione di informazioni sullo svolgimento della medesima al di fuori di quelle note e visibili a tutti (vale a dire quelle veicolate tramite Gazzette Ufficiali Italiana ed Europea e organi di comunicazione): pena la possibile soggezione a rilievi per turbativa d’asta.

Sulla Presenza Ryanair e Programmazione 2016 ho sottolineato che, quanto allo stato dei rapporti con il Vettore, non potevo che confermare tutto quello che dal Vettore stesso è stato esplicitamente dichiarato agli organi di stampa, sia rispetto alle motivazioni della mancata ricucitura che al tenore dei rapporti rispetto ai possibili programmi futuri. Ho aggiunto che, vista la qualità degli attuali rapporti con alcuni dei rappresentanti aziendali delle OO.SS., sinceramente non scorgevo quali utili elementi di contribuzione potevano derivare alla Società dalla condivisione di ulteriori elementi sulle interlocuzioni in corso, vuoi con Ryanair che con altri vettori. Ho inoltre fatto presente che la programmazione 2016 non aveva ancora sufficienti elementi di definizione perché la stessa potesse farsi argomento di confronto.

Erogazione premi senza aver concordato criteri con le OO.SS. Preso atto che le risposte su questo tema sono state ritenute “inaccettabili”, le riporto aggiungendo trasparentemente tutti i dettagli necessari a chiarire, spero in via definitiva, la posizione dell’Azienda. Nel corso del 2015 la Società ha determinato di assegnare ad alcuni dipendenti, segnalati dai loro responsabili per il particolare rilievo qualitativo e quantitativo del loro comportamento lavorativo, dei riconoscimenti economici c.d. una-tantum per un valore complessivo di €9.350,00.

L’intervento ha interessato venti lavoratori in ambito Terminal, Handling, Amministrazione e Security e che, pertanto, hanno ricevuto mediamente circa 250€ netti a persona. Non è stato erogato alcun riconoscimento economico alle c.d. figure di vertice. In tema di legittimità: non esiste alcuna possibilità, oggi come ieri, di sindacare la discrezionalità delle aziende nell’assegnazione di questo genere di riconoscimenti “in considerazione dell’apporto dato da ciascun dipendente” anche “in relazione alle proprie specifiche responsabilità e ruoli” (i.e. Cass. 15/12/2003 n. 19123).

In tema di opportunità, la Società ha ritenuto, considerato il modesto valore della manovra, che fosse significativo dar seguito alle segnalazioni ricevute nonostante il non semplice momento. Sull’argomento in questione, durante l’incontro, si è distinto per particolare vivacità il Sig. Boeddu che ha bollato più volte questa iniziativa come vergognosa e inaccettabile (giudizio peraltro reiterato nel comunicato). Mi hanno insegnato che al sacrosanto diritto per chiunque di poter esprimere le proprie opinioni, anche in modo così greve e ultimativo, può e deve corrispondere la facoltà per chi le ascolta di soppesarne la ragionevolezza alla luce di tutti gli elementi a disposizione.

Credo che questo principio valga ancora di più se chi le esprime ritiene di poter tramutare impunemente queste opinioni in “sentenze” grazie ad una divulgazione senza contraddittorio. E poiché è noto che l’attuale Segretario Generale Regionale FILT CGIL, fermi i suoi precedenti ruoli, è stato protagonista ultradecennale della dialettica sindacale di Sogeaal, in quella sede ho ritenuto di potergli serenamente domandare come fosse stata concordata, in passato, l’erogazione di premialità o, in difetto di concertazione, quali iniziative di protesta/sciopero lo avessero visto protagonista.

Ad esempio, nel 2008 quando, ferma una perdita di oltre 4.500.000,00€, (maggiore di molti multipli rispetto al risultato 2015) con una formula slegata da qualsiasi valutazione di efficacia delle loro prestazioni lavorative, furono distribuiti riconoscimenti economici per un importo superiore ai 200.000,00€ in capo a cinque persone. Le stesse che avevano goduto di trattamento pressoché analogo nei sette anni antecedenti. Questo il mio unico riferimento alle “gestioni precedenti” operato in quella sede, peraltro in termini di constatazione oggettiva, e documentabile a richiesta, e non di attribuzione di “colpe” in modo generico e indistinto.

Esauriti questi punti debbo confermare che, se questo è il metro, esiste una distanza tra Sindacati e Azienda (o quantomeno tra alcuni rappresentanti sindacali e l’Azienda) ed esiste una gestione delle relazioni industriali certo discutibile: ma non vede l’Azienda gravata di alcuna responsabilità al riguardo. Siamo pronti a colmare questa distanza in un istante quando torneranno al centro delle attenzioni i problemi reali dei lavoratori e dell’Azienda.

Mario Peralda, 9 Febbraio 2016