I fatti di Macerata

L'opinione di Vittorio Guillot

Tanto per chiarire, non sono fascista perché non sopporto le dittature, i totalitarismi ed i razzismi di nessun genere.  Aggiungo, sempre che importi a qualcuno, che non faccio il tifo per ‘Casa Pound’ anche perché non condivido il progetto di far uscire l’Italia dalla Unione Europea. Infatti credo in una Europa Federale dei Popoli e delle Nazioni, che sola può contrastare il predominio del capitalismo multinazionale e quello delle superpotenze vecchie e nuove. Certo, per i sinistri accoliti di Marx, Lenin e Stalin, io sarei un ‘fascista’, come chiunque altro non segua il loro ‘ pensiero unico’. Infatti, a sentire questi piccoli despoti da strapazzo, solo loro possiedono la formula magica del progresso e della giustizia sociale. Chi non la pensa come loro è, automaticamente, un servo della borghesia e, quindi, un fascista…. Anche se non lo è affatto. Questi sinistri arrivano persino a fregarsene altamente dei principi democratici della nostra Costituzione e si pongono addirittura al di sopra della Corte Costituzionale. Ciò succede, ad esempio, quando affermano che in Italia è anticostituzionale manifestare idee fasciste. Questi o sono in malafede o sono  ignoranti perché, evidentemente, non hanno neppure sentito parlare delle sentenze con cui la Suprema Corte ha ripetutamente affermato che, ai sensi dell’art.21 della Costituzione, è lecito esprimere idee fasciste fintanto che non si concretizzi una seria organizzazione che tenda a sovvertire la democrazia con metodi illeciti e violenti.

Nel rispetto di queste sentenze e malgrado lo scomposto starnazzare delle sinistre, in Italia ha operato liberamente, per circa 50, il M.S.I., benché fosse accusato di essere neofascista. Per la stessa ragione per decenni fu legittimamente presente nelle istituzioni anche il Partito Monarchico, malgrado che l’art.139 della stessa Costituzione disponga che la forma repubblicana dello stato non può essere cambiata. Con motivazioni non diverse in Germania è considerato legale un partitello nazista, fondato nel 1964. E’ ovvio che chi, come il criminale attentatore razzista di Macerata, va in giro sparando nel mucchio per una vile e stupida rappresaglia, debba finire in galera e restarci per il resto dei suoi giorni. Assieme a lui dovrebbe finire dentro chiunque lo esalti e, se esiste, deve essere sciolta qualsiasi eventuale organizzazione che lo sostenga, costituendo una minaccia alla vita democratica ed alla sicurezza pubblica.

Comunque ho l’impressione che il diffuso e più organizzato integralismo islamico sia molto più pericoloso dei fanatismi razzisti. Aggiungo che non è difficile rendersi conto che pure il ‘diritto alla vita’ è tutelato dal nostro Statuto. Di conseguenza mi fa schifo che, in occasione di recenti manifestazioni ‘antifasciste’, certe   luride carogne abbiano addirittura oltraggiato gli innocenti martiri delle foibe. Ciò detto, sono convinto che, in assenza di giustificazioni fondate sulla Costituzione, le attuali violenze ‘antifasciste’ non siano mosse da motivazioni giuridiche ma dal timore che certa destra raccolga consensi tra i ceti popolari, che i ‘sinistri’ hanno sempre considerato loro feudo. In altre parole a questi sinistri prude che certa destra acquisti visibilità presso gli ambienti più poveri della popolazione, impegnandosi in questioni che i più deboli sentono bruciare sulla loro pelle. Mi riferisco ai problemi derivanti dalla immigrazione clandestina e fuori controllo, alla occupazione di case popolari in danno dei legittimi assegnatari da parte di prepotenti e, magari, da disperati, dal degrado di troppi quartieri e periferie invase dalla molesta presenza di delinquenti e spacciatori di tutti i generi e colori, dal peggioramento dei salari e delle condizioni di lavoro dovute alla illegale concorrenza del ‘lavoro nero’.

Questi sono, in tutta evidenza, problemi che toccano la carne viva dei cittadini più deboli mentre le classi più agiate ne soffrono molto meno perché possiedono i mezzi più adatti per fronteggiarli. Bene, quella certa sinistra non riesce più a parlare al popolo più indigente perché, per il suo ‘ buonismo’, non può che stare dalla parte dei clandestini, malgrado i gravi guai sociali che derivano dalla clandestinità. Ovvio, a questo punto, che certi sinistri ‘accoglioni’ (neologismo che indica chi approva la accoglienza indiscriminata) si sentano mancare l’erba sotto i piedi e siano indotti a bollare come ‘fascista’ chi gli fa democraticamente le scarpe. Certamente alla sinistra dobbiamo la approvazione di alcune leggi ‘progressiste’, o presunte tali, come quella sul doppio cognome, quella sul testamento biologico e quella sulle coppie di fatto. Ditemi, però, amici che leggete, se quelle leggi aiutano a risolvere i problemi concreti e di tutti i giorni a cui è esposta la gente comune. Certo, sono stati approvati anche il ‘Codice antimafia’ e la legge contro il femminicidio. Credete, però, che queste leggi possano essere efficaci se non si elimineranno le norme eccessivamente garantiste verso i delinquenti e se continuerà a mancare la certezza della pena? In pratica, guardando i fatti di cronaca senza paraocchi ideologici, vi sembra che queste leggi, da sole, servano a ridurre i femminicidi ed a mettere al tappeto le varie mafie?

Vittorio Guillot, 22 Febbraio 2018