In gabbia arrivano i cutmen

Nuova professione negli sport da combattimento, tra bendaggi delle mani e attenzione alle ferite degli atleti che lottano sul quadrato e nella gabbia. Il sassarese Angelo Tarantini tra i più importanti professionisti del settore

L’ultimo evento internazionale è stato a Brasov in Romania alcuni giorni fa, all’angolo di una serie di match del “Rxf vs Magnum Fc All Stars”, uno dei più importanti gala di Mma in programma nella storica cittadina della Transilvania. Il sassarese Angelo Tarantini è stato uno dei cutman impegnati per incontri che hanno visto entrare in gabbia atleti come l’ex Ufc Diego Nunes, la leggenda Michele Verginelli e le giovani promesse Micol Di Segni e Carlo Pedersoli junior, nipote del grande Bud Spencer.

Il cutman è quella figura resa famosa dai vecchi film di pugilato come Rocky. È l’uomo all’angolo del ring che si occupa della fasciatura delle mani degli atleti prima del combattimento, è quello che ha cura del viso dei combattenti durante il match. Nelle Mma e nei combattimenti in gabbia con i guanti da 4 once, i cutman da anni sono diventati indispensabili. Sono altamente specializzati e abilitati al primo soccorso e la loro figura è regolamentata da Safe Mma e dalle federazioni e commissioni internazionali di Mma e pugilato. «L’80 per cento degli infortuni negli sport da combattimento – spiega Angelo Tarantini – si verificano alle mani. Un corretto bendaggio durante gli allenamenti e le competizioni non solo salvaguarda la salute degli atleti ma ne prolunga anche la carriera. Questo non solo dei professionisti ma anche, e soprattutto, per gli atleti che si trovano a combattere nel fine settimana e il lunedì devono riaffrontare un’altra dura settimana di lavoro».

Tarantini è stato il primo italiano, il nono al mondo, a conseguire la licenza cutman internazionale rilasciata dall’International mixed martial arts federation (IMMAF) e fa parte del “Cut team internazionale” che segue gli eventi Immaf nel mondo. Lavora con cutman che hanno fatto la storia di questa professione: specialisti che operano nel mondo del pugilato e dell’Ufc come Bob Plant, Jamie Sheldon e il suo mentore Joseph Clifford. Da alcuni anni, inoltre, Angelo Tarantini ha avviato anche una serie di corsi in Italia per promuovere l’importanza professionale della figura del cutman e del cornerman.

Angelo Tarantini, con una esperienza di 35 anni fra arti marziali e sport da combattimento, prima da atleta e poi da insegnante, vanta oltre 2.500 angoli sulle spalle con presenze in Irlanda, Repubblica Ceca, Bulgaria, Singapore, Thailandia, Francia, Bahrein, Germania, Romania, Australia. Il sassarese è anche il primo Italiano a lavorare all’estero, ingaggiato agli eventi più importanti come gli Europei e i Mondiali Immaf, gli Asian Open sotto l’egida della Ufc Singapore e il “Brave” in Bahrein che, di recente, ha messo in palio due titoli mondiali.

A essere molto impegnativi sono proprio i grandi tornei come, gli Europei o i Mondiali, con centinaia e centinaia di atleti che combattono tutti i giorni per una settimana. «Oltre a garantite fasciature perfette – spiega – bisogna prendersi cura di piccoli infortuni, lacerazioni o ematomi che potrebbero minare la salute dell’atleta o impedirgli di proseguire il torneo nelle giornate successive. È importante garantire la massima igiene, utilizzando solo prodotti naturali, ed evitando il rischio di contaminazioni. «A rendere il nostro lavoro un valore aggiunto – conclude – è la fortuna di lavorare con staff medici e arbitri di grandi esperienze che lavorano in Ufc, partner di Immaf e nelle migliori promotion mondiali».

8 Gennaio 2018