Forza Italia e la “svendita” di Surigheddu e Mamuntanas

"L’Amministrazione in carica tace davanti alla privazione non solo di tale estesa porzione del territorio comunale ma persino all’assenza di una benché minima considerazione interlocutoria da parte della RAS"

“La deliberazione della Giunta regionale che, di fatto, dà il via libera per procedere alla vendita dei due compendi agricoli di Surigheddu e Mamuntanas (1200 ettari con 17500 mq di fabbricati) sta offrendo in questi giorni, in città, un importante argomento di discussione”. Si apre così la nota del gruppo consiliare di Forza Italia.

“Ultima, in ordine di tempo, la proposta di una nota famiglia di imprenditori agricoli che chiede a gran voce la trasformazione delle due aziende storiche in un polo delle eccellenze agricole locali. Tale proposta, definita “provocatoria” dalla stampa, in realtà ricalca il solco tracciato dall’allora giunta algherese di Centro Destra, in accordo con l’Agenzia Laore e il Governatore Soru: un consorzio di imprese locali, specializzate nei diversi settori della produzione e della trasformazione in grado, nel rispetto delle linee guida di carattere regionale, di trasformare quelle terre in un importante attrattore di eccellenze agroalimentari, turistico-ricreative e di valorizzazione del territorio e della memoria storica” scrivono Pirisi, Pais e Camerada.

“E’ curioso osservare come quella che, a tutti gli effetti, si caratterizzò come un esempio di buona politica ora assuma i connotati di “provocazione”. Ciò dovrebbe farci riflettere sul progressivo decadimento delle istituzioni pubbliche, a vari livelli, in grado di trasformare l’ordinario in straordinario e l’innovazione, lo sviluppo, l’amministrazione lungimirante in una blasfemia. Purtroppo – concludono i tre forzisti – ci rammarica apprendere come tale spinoso problema sia ad esclusivo appannaggio di una parte dell’Opposizione cittadina, di attivi gruppi culturali e di imprenditori, mentre l’Amministrazione (ancora) in carica tace davanti alla privazione non solo di tale estesa porzione del territorio comunale ma persino all’assenza di una benché minima considerazione interlocutoria da parte della RAS”.

8 Luglio 2017