Ex Ipab, Tedde: «Asl temporeggia, lavoratori boccheggiano»

«L’atteggiamento della Asl mette a repentaglio i diritti dei lavoratori, che già patiscono la mancata percezione di dieci mensilità di stipendio, e pone a rischio le tutele previste dalla legislazione nazionale e dalle direttive europee. L’idea di estinguere il precedente rapporto di lavoro per costituirne uno ex novo significherebbe far passare dalla padella alla brace i lavoratori» - dichiara il consigliere regionale di Forza Italia

«Il temporeggiamento della Asl di Sassari, che fa seguito agli inaccettabili tempi lunghi della Giunta regionale, è diventato un vero e proprio calvario per i lavoratori dell’ex IPAB di Ploaghe». Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna in Consiglio regionale. «L’atteggiamento della Asl, prosegue l’esponente azzurro- mette a repentaglio i diritti dei lavoratori, che già patiscono la mancata percezione di dieci mensilità di stipendio, e pone a rischio le tutele previste dalla legislazione nazionale e dalle direttive europee. L’idea di estinguere il precedente rapporto di lavoro per costituirne uno ex novo – che pare essere vagheggiata dalla Asl- significherebbe far passare dalla padella alla brace i lavoratori. C’è una soluzione chiara, lineare, che fa salve le tutele: la successione della ASL nei rapporti contrattuali già esistenti».

«Non si può pensare di indebolire la posizione giuridica di tanti lavoratori oramai stremati da questo iter procedurale rallentato da una Amministrazione regionale distratta nei loro confronti e di tutti coloro che versano in situazione di debolezza e disagio ma molto attenta -denuncia Tedde- ad imbullonare i Commissari alle loro poltrone. Se la Giunta regionale dedicasse ai lavoratori la stessa attenzione che ha mostrato per garantire le poltrone dei commissari, ormai in perpetuo, delle ASL sarde, la questione sarebbe già chiusa positivamente. Ma il presidente della Regione e l’Assessore della sanità – chiude l’ex sindaco di Alghero – sembrano pensare solo alla salute della presunta maggioranza di centro sinistra e non a quella dei cittadini sardi».

27 Giugno 2016