Elisoccorso, primo intervento del mezzo di Alghero a Ferragosto

Ma intanto critiche alla gestione del sistema arrivano dal consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde

L’intervento dell’elisoccorso di stanza ad Alghero – il primo dall’avvio del servizio – è stato richiesto la mattina di Ferragosto, poco prima delle 11.30 a Perfugas per un incidente stradale che ha visto coinvolte due persone in sella ad una moto. Una delle due, una donna, è stata sbalzata dalla moto e ha riportato un trauma cranico e un trauma toracico. Priva di coscienza, è stata intubata sul posto e centralizzata in Rianimazione, al Santissima Annunziata di Sassari. Il secondo paziente, meno grave, è stato portato sempre al Santissima Annunziata con una ambulanza medicalizzata.

Ma intanto critiche alla gestione del sistema arrivano dal consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde. “Prosegue l’epopea fallimentare dell’uso dell’elisoccorso, mentre si mette a rischio la vita dei pazienti.” Così l’ex sindaco di Alghero, che commenta “le ultime peripezie dell’elisoccorso” e sottolinea che pochi giorni fa nel giro di poche ore due infartuati di Olbia hanno rischiato la vita. In primo luogo perché non sono stati trattati in cardiologia a Olbia, dove esiste l’emodinamica che per motivi inspiegabili è chiusa in un periodo molto delicato per patologie “tempodipendenti”. In secondo luogo perché invece di trasportare gli infartuati a Nuoro in ambulanza, con un  tragitto di 50 minuti, anche questa volta per giustificare l’esistenza dell’elisoccorso hanno attivato l’elicottero, hanno trasportato i pazienti ad Alghero e da là a Sassari -non dotata di elibase notturna- con ambulanza.

“Due trasporti di oltre due ore ciascuno di pericolosissima e costosissima sanità spettacolo del costo di circa 20 mila euro -denuncia il consigliere regionale-. Pericolose forzature che a breve interesseranno la magistratura contabile. Il pletorico servizio di elisoccorso è strutturato in congenita violazione delle norme nazionali che prevedono standard quantitativi irraggiungibili nell’isola, a meno di non utilizzare il servizio in modo improprio come in effetti sta accadendo. Uno spreco di risorse pubbliche di dimensioni bibliche” commenta Tedde.

Secondo l’esponente forzista il sistema di emergenza – urgenza della Giunta Pigliaru è già decotto, con le due centrali prive di direttori in carica e gestite in modo bizzarro. Non vengono rispettati i parametri nazionali (DM 70 del 2015) e regionali (Delibera di Giunta del febbraio 2016) per i mezzi medicalizzati, che in Sardegna debbono essere 48 contro i 24 attuali più due infermieristici. Mancano quindi  all’appello ben 22 mezzi avanzati che potrebbero salvare tante  vite a basso costo e senza spettacolarizzazione degli interventi. “Un marea di denaro sprecato per soddisfare esigenze da “show biz sanitario” -evidenzia Tedde-. E per di più si registra una pericolosa carenza di 30 medici sui mezzi medicalizzati: a fronte di un fabbisogno di 144 ce ne sono 114. E le poche ambulanze che percorrono in lungo e in largo l’isola salvando vite umane sono obsolete.”

Le ASSL di Nuoro, Cagliari e Carbonia-Iglesias secondo Tedde non ne possiedono nemmeno una efficiente. Mentre quelle di Oristano, Olbia e Lanusei ne hanno la metà in dotazione non funzionanti e decrepite. “Nel frattempo -attacca il consigliere algherese- l’assessore Arru sui social si ingegna a raccontare la favola di 40 nuove ambulanze in arrivo. Ma ancora non è stata bandita la gara.  Massimo rispetto e stima per l’uomo e il professionista, ma straordinaria disistima verso l’assessore Arru che dovrebbe pensare a passare la mano senza clamore piuttosto che essere costretto ad abbandonare per la prossima mozione di sfiducia” chiude  Tedde.

18 Agosto 2018