Club Camperisti Sardi: «serve incentivare il turismo camperistico»

All'Hotel Setar di Quartu Sant'Elena si è svolto il convegno “Ambiente, Benessere e Cultura. L'Abc del viaggiare in libertà”

«L’Italia, e nello specifico la Sardegna, hanno un sistema archeologico e culturale unico al mondo. Per questo, l’obiettivo dovrà essere quello di incentivare il turismo camperistico come elemento di aiuto alle risorse del nostro Paese». Con queste parole, Massimo Cervellini, vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, ha chiuso il convegno organizzato dall’Associazione Club Camperisti Sardi dal titolo “Ambiente, Benessere e Cultura. L’Abc del viaggiare in libertà”, svoltosi oggi (sabato) nelle sale dell’Hotel Setar di Quartu Sant’Elena. L’esponente di Palazzo Madama si è detto pienamente disponibile al dialogo per migliorare il settore del turismo camperistico. L’incontro-dibattito si è aperto con l’intervento del Sindaco di Quartu Stefano Delunas che, ricordando le peculiarità del proprio Comune (con 27chilometri di costa), ha svelato l’idea di predisporre un’area attrezzata per i camper all’interno del Parco di Molentargius, con ingresso in Viale della Musica.

Condivisione, dialogo e cooperazione fra Istituzioni: richiamo effettuato da Delunas e rilanciato da Mauro Coni, assessore ai Trasporti del Comune di Cagliari. Inoltre, l’esponente dell’Esecutivo guidato da Massimo Zedda ha annunciato che verrà realizzata nella zona San Paolo un’area attrezzata per la sosta dei camper con 60 stalli, insieme ad altri 250 per le auto, oltre ad un punto ristoro, in un progetto integrato di poco più di 2,5milioni di euro, con piste ciclabili collegate direttamente alla zona i cui lavori dovrebbero iniziare nel luglio 2017. L’assenza di una legge regionale che regoli il turismo itinerante: questo il grido d’allarme di Salvatore Palma, consigliere della Federazione Act Italia, che ha ricordato come la Sardegna sia «fra i primi posti come attrazione, ma fra gli ultimi per ricettività». E’ stata poi la volta di Eugenio Lai, sindaco di Escolca e vicepresidente del Consiglio Regionale: «è importante dare risposte per migliorare la legge di settore che al momento ancora in stand by. Si dovrebbe procedere alle audizioni e dare il via libera prima possibile perchè la Sardegna non è solo turismo costiero, con i suoi 7mila nuraghe».

Libero Cesari, vicepresidente nazionale Act Italia, si è invece soffermato sul problema dei trasporti da e per la Sardegna. «Occorre – ha detto – una seria politica per la mobilità turistica, perchè è inaccettabile che con mille euro un camperista faccia venti giorni di vacanza in Croazia, mentre nell’Isola rappresenti appena il costo del trasporto». L’architetto ed urbanista Francesco Deplano ha puntato il dito sulle tante criticità della Sardegna: dal mancato adeguamento del Puc al Ppr (appena 15 su 377 Comuni isolani), al devastante inquinamento di alcune zone, senza tralasciare l’impari confronto sulla politica dei trasporti tra le Isole Baleari (300 collegamenti al giorno) e la stessa Sardegna. Le soluzioni? Una su tutte, secondo Deplano: «la pulizia dei tutte le leggi in contrasto fra di loro e l’eliminazione di burocrazia che renda farraginosa l’efficienza e la responsabilità».

E’ stata poi la volta di Romina Mura, deputato e membro della Commissione Trasporti che, anche in qualità di sindaco di Sadali, ha ammesso che pur da migliorare, «la continuità territoriale interna ed esterna non sia tutta da buttare», aggiungendo che il suo Comune è stato uno di quelli che ha predisposto un’area camper attrezzata. Il senatore Luciano Uras ha richiamato la necessità per la Sardegna di «attrezzarsi per normare il settore camperistico», ricordando che certe norme come la continuità territoriale si risolvono «in sede Europea, ma con una sensibilità che nasce in Sardegna e viene sostenuta a Roma». Oltre al ringraziamento per Enrico Corte (artista cagliaritano autore del logo del convegno), Gigi Pambira, presidente della Associazione Club Camperisti sardi, ha concluso i lavori rilanciando la necessità di cogliere il flusso turistico dei camperisti che viaggiano 365 giorni all’anno, potendo contare su dati rilevanti: 2,9miliardi di euro di fatturato. «Basterebbe – ha concluso Pambira – intercettare appena l’1percento dei questo flusso per dare una boccata d’ossigeno alla nostra economia di settore».

22 Maggio 2016