Chiusura Maracaibo e Kelu, Tedde: «provvedimento eccessivo»

Per Marco Tedde, ex Sindaco di Alghero e attuale Vicecapogruppo di Forza Italia in Regione, «la chiusura per 15 giorni in altissima stagione di due attività imprenditoriali che danno lavoro a decine di persone, per una rissa avvenuta "nelle immediate adiacenze" degli esercizi pubblici suscita non poche perplessità»

“Pur nel rispetto delle competenze e dell’operato del Questore, il provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione a carico dei due esercizi sul Lido di Alghero Maracaibo e Kelu perché nelle “immediate adiacenze” si è svolta una rissa appare eccessivo” – così l’ex Sindaco di Alghero e attuale Vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Marco Tedde- . Probabilmente ispirata da direttive nazionali conseguenti ai fatti di cronaca del Cocoricò romagnolo, la chiusura per 15 giorni in altissima stagione di due attività imprenditoriali che danno lavoro a decine di persone, per una rissa avvenuta “nelle immediate adiacenze” degli esercizi pubblici suscita non poche perplessità”.

“Sono consapevole -commenta il consigliere regionale- che il provvedimento adottato ai sensi dell’art. 100 TULPS non ha natura sanzionatoria ma cautelare, e che prescinde da qualsiasi responsabilità dei gestori degli esercizi. Ma sono altrettanto consapevole che la misura e i tempi del provvedimento avrebbero potuto essere meglio calibrati cronologicamente e quantitativamente per contemperare le esigenze di sicurezza tutelate dalla norma con la necessità di produrre reddito per due esercizi stagionali che rischiano il fallimento, e con la salvaguardia del posto di lavoro di circa cinquanta collaboratori”.

Secondo Tedde “Non sono, questi, temi che deve affrontare il Questore, ma sono invece circostanze che debbono essere tempestivamente e adeguatamente rappresentate all’autorità di P.S. dal Sindaco che ha il dovere di tutelare le imprese e le famiglie dei 50 lavoratori che rischiano di perdere l’unica fonte di reddito. Desta preoccupazione il silenzio dell’Amministrazione comunale che non è peraltro caratterizzata da “riservatezza istituzionale” ma, al contrario, da un rapporto con i media quotidiano e a volte asfissiante.

Credo che il Sindaco possa e debba autorevolmente intervenire preso il Questore, persona di grande competenza e equilibrio, per sostenere le ragioni delle imprese e dei lavoratori. Magari proponendo una appropriata rimodulazione del provvedimento. Sarà questa – chiude l’On. Tedde- l’occasione per riflettere sui gravi danni creati alla categoria degli esercenti pubblici da un Regolamento sull’utilizzo dei suoli pasticciato e inapplicabile. Ma deve farlo in tempo reale. Oggi è fin troppo tardi”.

Redazione, 14 Agosto 2015