“Centro Residenziale Anziani, toni trionfalistici fuori luogo”

L'opinione di Paola Correddu

I toni trionfalistici di questi giorni del Sindaco Mario Bruno appaiono a dir poco fuori luogo. Dopo aver lasciato letteralmente “cadere a pezzi” la struttura di Viale Della Resistenza che fino a 15 giorni fa ospitava la casa per gli anziani, completando l’opera dei suoi predecessori, ora ambisce appuntarsi la medaglia di salvatore degli over 80 cittadini. Addirittura anticipando le decisioni della Giunta Regionale, riunitasi per deliberare in data 01.08.2018, sin dal 31 luglio annunciava, con grande enfasi, a mezzo stampa, l’ottenimento di ben 5 milioni di euro per la costruzione di un nuovo e funzionale centro per anziani, facendo passare il messaggio di un finanziamento stanziato ex novo per Alghero grazie alla leale collaborazione fra istituzioni, Comune e Regione. Ma i più smaliziati sanno bene che non ci sono grandi meriti del primo cittadino.

I 5 milioni sono infatti una quota dei fondi, 70 milioni, destinati alla rete metropolitana di Sassari, che debbono essere ancora definiti. Si tratta dunque di una anticipazione della quota parte destinata per Alghero e non di fondi aggiuntivi, come, opportunisticamente , si vuole far credere. E allora perché questi toni trionfalistici: se quei soldi verranno tutti impiegati per costruire un nuovo Centro per Anziani, Alghero dovrà rinunciare ad altre opere. Si poteva pensare di utilizzarne solo una parte, magari demolendo la struttura esistente e ricostruendola nello stesso sito, già di proprietà del Comune, riducendo davvero l’iter procedurale e impiegando la restante parte in altri progetti utili per la città.

Ma già, il Sindaco ha già dichiarato di avere in mente di vendere la struttura di Viale Della Resistenza a privati perché possa nascere un nuovo, lussuoso albergo, dalla posizione invidiabile. Magari l’obiettivo da raggiungere, sin dall’inizio, era proprio questo e la decadenza della struttura un mezzo voluto e necessario per raggiungerlo. A pensar male si fa peccato ma si indovina! Si proclama di snellire al massimo le procedure per avviare immediatamente progettazione e lavori per veder l’opera realizzata nell’arco di 36 mesi. Ma i 3 anni ad Alghero diventano come minimo 6 e si vedono
solo ombre nella gestione del transitorio, visto che è proprio il disinteresse di questa Amministrazione ad aver generato tale disastro. Infatti, ancora non si conosce il destino degli anziani che, dopo l’ordinanza sindacale di sgombero, sono stati trasferiti nel convitto dell’Istituto Alberghiero, da cui dovranno obbligatoriamente andare via all’apertura delle scuole.

Ma mai una autocritica da chi dovrebbe … i 5 milioni sono un velo pietoso che serve a coprire le vergogne di chi governa questa città. Ma la delibera Paci può essere che un effetto positivo lo abbia. Agli anziani verrà concesso un salvacondotto di vita per 3 anni, prorogabile a 6. Se per qualcuno busserà la signora ossuta dal mantello nero…l’anziano potrà esibire la delibera e dire: torni fra tre anni! Anzi fra sei! Proroga esistenziale, il potere della delibera Paci sollecitata dal nostro Monsignore. Un’idea per un nuovo romanzo di Josè Saramago.

Paola Correddu, 3 Agosto 2018