“Capo Caccia Workshop” sceglie Alghero per l’undicesimo anno di fila

La Baia di Porto Conte al centro del dibattito internazionale di Neuro-informatica e intelligenza artificiale

Si è concluso lo scorso fine settimana il convegno “Capo Caccia Workshop toward Cognitive Neuromorphic Engineering” organizzato per l’undicesimo anno consecutivo per l’Istituto di Neuro-
informatica dell’Università di Zurigo dalla società IniForum che anche quest’anno ha riconfermato Alghero e il rinomato Hotel dei Pini per l’incontro internazionale di neuroscienze computazionali, la micro-elettronica e l’intelligenza artificiale. Un incontro, quello con Alghero, nato nel 2007 quando il team di Giacomo Indiveri, Rodney Douglas e Kathrin Ruiz Aguilar cercava una location isolata, affascinante e poco battuta per riunire ricercatori e aziende di tutto il mondo e dare nuovo impulso allo sviluppo della fisica informatica, dell’ingegneria e della neuro-informatica.

“Dopo il primo anno ospiti al Porto Conte Ricerche – spiega Giacomo Indiveri, sassarese di nascita e organizzatore del workshop – cercavamo uno spazio meno accademico, dove gli ospiti fossero coinvolti in un dibattito più informale. Gli spazi all’università di Zurigo non mancano, ma l’idea è che ci si incontri per discutere e portare avanti nuove strade della ricerca in location meno formali, dove si possa degustare ottimo vino e buon cibo, senza per questo distrarci dal nostro obiettivo primario. La giornata viene completamente assorbita dai workshop e lasciamo ai partecipanti due ore di svago sportivo nella natura, ecco perché la scelta riconfermata negli anni dell’Hotel dei Pini. Una location completa, accogliente e nel contempo isolata e immersa nella natura”.

Il workshop non convenzionale di Capo Caccia – come viene definito dai partecipanti – è l’unico in Europa e secondo nel mondo dopo quello statunitense che rappresenta uno dei capisaldi di aggiornamento tra gli studiosi del settore. Lo sviluppo del settore delle neuroscienze informatiche e della psicologia applicata all’intelligenza artificiale ha spinto l’Università di Sassari a interfacciarsi con il percorso di sviluppo della ricerca avviato dall’Università di Zurigo nell’isola e attraverso il professore Sergio Solinas 15 studenti hanno partecipato ad una giornata di dibattito in una delle sale conferenze dell’Hotel dei Pini.

“Discussioni interattive e niente power point, nessuna lezione frontale ma una continua fusione tra le menti – spiega Rodney Douglas, co-organizzatore dell’incontro – L’idea è che chi viene invitato possa proporre tematiche e trovare soluzioni, sviluppi e migliorie grazie all’incontro con l’altro. La giornata tipo prevede discussioni aperte, work-groups e progettazione comune dal mattino alla notte con le dovute pause per i coffee breaks e l’aperitivo serale fronte mare.

I risultati della settimana di lavoro sono resi in parte pubblici, donati alla scienza e allo sviluppo della materia, in parte vengono utilizzati per ulteriori lavori di studio nelle intranet universitarie. Seminiamo in Sardegna per raccogliere ovunque nel mondo”. Il Capo Caccia Workshop ospita ricercatori da Asia, Australia, Stati Uniti, Giappone, Corea ed Europa, circa 110 partecipanti ogni anno, sempre nel mese di aprile.

“Rinnovare l’ospitalità a questo importante appuntamento internazionale – spiega la direzione dell’Hotel dei Pini – è per noi motivo di grande orgoglio. I risultati del Capo Caccia Workshop sono un binario per chi si occupa di Neuroinformatica e di intelligenza artificiale ed è davvero importante che l’Università di Sassari abbia attivato quest’anno una rete di dialogo per facilitare l’interazione tra i ricercatori”.

10 Maggio 2017