Bovini, richiesto l’acquisto di 10mila vaccini contro la Lingua Blu

Coldiretti Nord Sardegna: "Siamo soddisfatti. Ora servono tempi rapidi"

«Accogliamo con favore la richiesta d’acquisto di 10mila vaccini, avanzata dagli assessorati regionali all’Agricoltura e alla Sanità e destinati al comparto bovino, contro la diffusione della Blue Tongue». Con queste parole il presidente della Coldiretti Nord Sardegna, Battista Cualbu, commenta l’iniziativa per lo sblocco della movimentazione dei bovini in Sardegna e verso il continente. «Questa quota è sufficiente per immunizzare tutti quei capi già destinati alla movimentazione. Ora ci aspettiamo che la Regione Sardegna applichi la stessa urgenza verso il resto del comparto. Non possiamo permetterci di perdere segmenti importanti di economia legati alla commercializzazione del bovino e alle fiere».

Nel Nord Sardegna ci sono circa 200 allevamenti di bovini e solo in Gallura si contano 40mila capi adulti e 32mila nascite. Qui è localizzata la quasi totalità del patrimonio genetico e la presenza di tori, vacche e manzi di razza Limousine e Charolaise è pari a 5mila unità. Tenere ferma la movimentazione causa una perdita economica per il comparto di diversi milioni di euro, un crack inammissibile dopo una stagione estiva caratterizzata da una siccità persistente che ha fatto lievitare tutte le spese a carico degli allevatori.

La richiesta d’acquisto delle vaccinazioni a favore del comparto bovino arriva a pochi giorni di distanza dall’incontro promosso dalla Coldiretti Nord Sardegna a Sant’Antonio di Gallura. In quell’occasione, la Coldiretti aveva portato all’attenzione dell’assessore regionale all’Agricoltura i tanti disagi sofferti dagli imprenditori per la diffusione della Lingua Blu.

29 Settembre 2017