Bonus ristrutturazioni, detratti 63mln in Sardegna

I dati sulla Sardegna, forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e rielaborati da Confartigianato Imprese Sardegna, prendono in esame le dichiarazioni dei redditi 2014 in riferimento al 2013.

Sono più di 63 i milioni di euro che gli oltre 123mila contribuenti sardi hanno portato in detrazione per aver ristrutturato, usufruito del bonus energetico e acquistato arredi. In modo specifico, per quanto riguarda il recupero del patrimonio edilizio, sono stati 94.463 i sardi che hanno effettuato interventi per 45milioni e 728mila euro di detrazioni. Sul risparmio energetico, invece, hanno richiesto sgravi 26.334 persone per un totale di 17milioni e 142mila euro. Poche invece le detrazioni per il bonus mobili: ne hanno usufruito 2.729 sardi, per un importo totale di appena 589mila euro. Per un totale, quindi, di 123.526 contribuenti e 63milioni e 459 euro detratti.  L’intensità di utilizzo delle detrazioni per il sistema casa, misurata in rapporto al reddito complessivo, in Sardegna incidono per lo 0,35%, contro un dato nazionale dello 0,62%.

I dati sulla Sardegna, forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e rielaborati da Confartigianato Imprese Sardegna, prendono in esame le dichiarazioni dei redditi 2014 in riferimento al 2013. Da ricordare che nel 2011 furono 42 i milioni detratti dai contribuenti sardi, quindi nel giro di 2 anni le detrazioni sono aumentate di più del 50%. «In questi anni, le detrazioni hanno rappresentato un importantissimo strumento per il supporto al settore edile ma, purtroppo, non sono state la panacea alla crisi – ha detto la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – il problema è che la mancanza di liquidità dei cittadini si sente tutta e, soprattutto le tasse, le imposte e i balzelli sugli immobili non aiutano di certo a rendere sereno chi vorrebbe effettuare gli intereventi».

Ma sul “sistema casa” si stanno addensando fosche nubi. Infatti, tutte le agevolazioni fiscali, soprattutto quelle relative alla casa, sono entrate nel mirino del Governo come risorsa da utilizzare per la prossima manovra di bilancio. «Ora l’Esecutivo avrebbe in mente di dare una potente sforbiciata a questi importanti strumenti e ciò non ci piace affatto – ha ripreso la numero uno di Confartigianato Sardegna – è evidente che una eventuale riduzione della percentuale innalzerebbe il costo degli interventi, abbassandone la numerosità. Anche la ventilata introduzione di limiti di reddito determinerebbe effetti pesanti per la domanda rivolta alla filiera della casa. E questo sarebbe gravissimo».

La limitazione degli incentivi fiscali potrebbe avere effetti pro ciclici molto pesanti, ritardando la ripresa di un settore, quello dell’edilizia, che ha sofferto pesantemente gli effetti della crisi. Parliamo delle costruzioni ma anche dell’installazione di impianti, dei principali fornitori come il vetro, la ceramica, il cemento, il lapideo, i metalli e i mobili. «Nelle prossime settimane – annuncia la Presidente – cominceremo a contattare Parlamentari sardi per informarli concretamente su come i bonus fiscali sulla casa non debbano essere ridotti e di come siano importanti per il rilancio del settore. Loro dovranno farsi sentire».

23 Maggio 2015