Bloom algale Calich già a febbraio: verifiche dei tecnici del Parco

L’insolita proliferazione invernale che ha trasformato in modo particolare le porzioni meno profonde dell’area umida in un suggestivo quanto allarmante tappeto verde potrebbe essere legata all’innalzamento della temperatura degli ultimi giorni. In programma riunione a Casa Gioiosa

L’insolito bloom algale verificatosi negli ultimi giorni nella laguna del Calich, che ha trasformato in modo particolare le porzioni meno profonde dell’area umida in un suggestivo quanto allarmante tappeto verde, è da attribuirsi presumibilmente all’aumento delle temperature che, data la presenza di concentrazioni importanti di nutrienti e all’irraggiamento solare, ha determinato la proliferazione. Il fenomeno è comunque attentamente monitorato dalla direzione e dai tecnici del Parco di Porto Conte. Non solo, proprio domani (giovedì) si terrà una riunione a Casa Gioiosa con i principali enti competenti in materia di monitoraggio e controllo ambientale delle acque dell’area umida per cercare di fare sintesi e ottimizzare il grado di attenzione nei confronti dell’importante ambiente naturale a due passi dalla città.

Alla riunione parteciperanno l’Arpas, Agris, Istituto zooprofilattico e Università di Sassari, dipartimento di veterinaria. Scopo dell’incontro è anche cercare di concentrare gli sforzi al fine di capire fin dove si può spingere l’ipotesi di rendere veramente produttiva e sostenibile la gestione dell’area umida del Calich. Un luogo naturale di notevole valore inserito non solo nel perimetro del Parco, ma anche una porzione delicata della zona di protezione speciale “Capo Caccia” istituita ai sensi della Direttiva “Uccelli” e oasi permanente di protezione faunistica della Provincia di Sassari.

Nella foto: immagine d’archivio

22 Febbraio 2017