Associazione MondoNuovo: Lubrano, è ora che tu ti dimetta

“Yo non so marinero, yo so lubran”. Cosi cantava dopo la vittoria elettorale, i primi di luglio del 2012, Stefano Lubrano. Quelle immagini visibili ancora su youtube, sebbene siano passati solo 15 mesi, sembrano lontane anni luce. Un entusiasmo che in più di un occasione ha rasentato lo sberleffo, lo scherno e il dileggio degli avversari politici. Ma se da una parte questo eccessivo entusiasmo poteva essere giustificato, dall’altra poteva già da subito far intuire che chi aveva vinto le elezioni non era la per fare il bene della città, ma esclusivamente per occupare il potere, assegnare le poltrone, fare liste di proscrizione e tutelare le questioni più a cuore. Inutile sorprendersi, la politica è anche questa. Ma non certo quella del cambiamento, tanto sbandierata e propagandata dal centrosinistra. Ancora di più se, oltre tali questioni poco onorevoli, non resta niente altro. In quasi un anno e mezzo niente è stato fatto e la città si trova a soffrire in maniera eccezionale la crisi che sta colpendo i settori principali: dall’edilizia al turismo passando per il commercio.

Ma nonostante questo, Lubrano non molla. Resta abbarbicato alla poltrona. Immobile, come un novello Prodi equiparato dal grande Guzzanti ad un semaforo. Ma se il segnale luminoso almeno ha un sua utilità nel dirigere il traffico, Lubrano non è stato in grado nemmeno di gestire l’ordinaria amministrazione. Appalto igiene urbana, bando dei posti auto, stagionali Aimeri, lavorativi In-House, case popolari, programmazione degli eventi culturali, attività di promozione, per non parlare del Puc e del nuovo Piano del Commercio. Niente, ma proprio niente è stato fatto. Anzi, per la verità una cosa Lubrano l’ha fatta: distruggere il centrosinistra. Obiettivo che nemmeno gli avversari politici avevano raggiunto. Il tempo oramai è scaduto. Alghero merita una nuova classe dirigente che mette da parte odio e rancore e lavori unicamente per attivare immediatamente progetti utili a far ripartire l’economia oramai asfittica e soprattutto dare una prospettiva e un futuro alle famiglie e ai tanti giovani oggi costretti ad emigrare per trovare lavoro. Lubrano, visto che tu sai cosa fare e come farlo: dimettiti.

17 Ottobre 2013