Artigianato, segnali positivi per la ripresa del settore

Col segno positivo anche le rilevazioni territoriali con Oristano che registra una crescita di 14 imprese, Nuoro 11, Sassari cinque mentre solo Cagliari è in controtendenza con un -3 imprese

Dopo otto anni, per la prima volta, cresce il numero delle imprese artigiane nell’Isola. Nel terzo trimestre 2016 i numeri parlano di una crescita regionale (saldo aperture-chiusure) di +27 imprese (+0,07%) contro il -429 del primo trimestre e il -59 del secondo. Sono i dati certificati da Infocamere-Movimprese e rielaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna. Col segno positivo anche le rilevazioni territoriali con Oristano che registra una crescita di 14 imprese, Nuoro 11, Sassari cinque mentre solo Cagliari è in controtendenza con un -3 imprese. Fra i macrosettori, crescono i servizi alla persona (+24 imprese) e il manifatturiero (+5) mentre calano ancora edilizia (-8) e trasporti (-10). A livello nazionale le imprese artigiane crescono in sole quattro regioni: Valle D’Aosta (+0,16%), Calabria (+0.10%), Sardegna (+0,07%) e Trentino (0,01%) contro una media italiana che decresce del 0,15%.

«Nessun trionfalismo però constatiamo che, dopo otto anni consecutivi con segno meno, il saldo delle imprese sarde ha un tasso positivo – commenta la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – è una indicazione molto flebile ma se la paragoniamo con i dati dei primi due trimestri significa che il settore è vivo e ha voglia di crescere. Ma questo significa inoltre che molti espulsi soprattutto da grosse realtà produttive che hanno chiuso tentano di sopravvivere aprendosi una loro attività. E’ un segno inequivocabile di un sistema produttivo che stenta a ripartire».

Tra i vari settori, come rilevato nei mesi scorsi da Confartigianato, crescono i servizi alla persona e benessere come i barbieri, parrucchieri, servizi di manicure e pedicure, e centri estetici (4.184 imprese attive e un +22 in termini assoluti); positivo anche il segnale proveniente dal manifatturiero come, per esempio, l’agroalimentare o le manutenzioni e riparazioni (7.886 imprese e +5 sempre in assoluto). Al contrario soffrono ancora troppo i due settori più importanti dell’economia artigiana sarda: edilizia e trasporti. Il primo perde 8 realtà e si attesta a 13.605 imprese registrate mentre il secondo va giù di 10 unità, riportando un totale di 2.707 imprese.

21 Ottobre 2016