Approvato consuntivo 2012

Il rendiconto relativo all’anno 2012 si chiude con un risultato di gestione di 1.950.298,36, risultato che a seguito dell’applicazione dell’avanzo dell’esercizio precedente raggiunge quota 4.360.663,24, e con il conseguimento di tre precisi obiettivi: il rispetto dell’obiettivo imposto dallo Stato sul Patto di Stabilità interno, la riduzione dell’indebitamento e un primo importante risultato dell’attività di riaccertamento dei residui. Per l’assessore al Bilancio Paola Scanu e per la giunta, al governo della città da luglio del 2012, “il raggiungimento degli obiettivi si è dimostrato un lavoro non semplice, complicato dalle numerose e incerte disposizioni normative, dai pesanti effetti della spending review che hanno previsto, in corso d’anno e con spesa già abbondantemente impegnata, ulteriori tagli al bilancio di previsione e l’introduzione sperimentale dell’Imu, l’entrata tributaria in gran parte destinata allo Stato”. L’esercizio finanziario del 2012 per il Comune di Alghero è stato caratterizzato da un sensibile ridimensionamento dei trasferimenti statali e regionali (- 7.000.000 di euro in parte investimenti e – 4.000.000 di euro in parte corrente rispetto all’anno 2011), da una contrazione, a causa della crisi economica, delle risorse relative a permessi di costruire e al recupero delle entrate tributarie, elementi che hanno limitato la spesa relativa alle manutenzioni ordinarie e straordinarie.

“In risposta a questo quadro – spiega Paola Scanu – abbiamo impostato una manovra di bilancio che ha puntato alla riduzione delle spese di gestione per 636.000 euro, che ha perseguito la riduzione del debito, passando dai 40 milioni del 2009 ai 36 di oggi, ha evitato di contrarre nuovi mutui senza però rinunciare a garantire e salvaguardare i servizi sociali e assistenziali e difendere le generazioni future da possibili perdite su contratti di finanza derivata, impegnando le risorse necessarie per estinguere anticipatamente i contratti swap. Abbiamo dovuto riconoscere – inoltre – debiti fuori bilancio relativi agli anni precedenti per euro 4.500.000”. “Come per gran parte dei Comuni, il bilancio di previsione 2013 sarà ancora più difficile da governare – aggiunge – visto il continuo trasferimento a carico dei Comuni di servizi, oneri e responsabilità ( uffici giudiziari, sedi universitarie, uffici dell’Agenzia delle Entrate, strade interpoderali, etc), vista la continua riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione e considerata l’impossibilità per gli enti locali di programmare e definire le proprie entrate, data la prossima sospensione dell’IMU e i continui rinvii della TARES”. L’Assessore al Bilancio conclude dicendo che il raggiungimento degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno per gli anni 2013 e 2014 sarà inoltre più impegnativo da conseguire a seguito delle obbligazioni assunte negli anni precedenti su importanti opere pubbliche, obbligazioni oggi da onorare, e dati gli accertamenti in entrata già computati a fini del patto di stabilità negli anni precedenti.

8 Maggio 2013