Amatori Rugby Alghero, «Quest’anno puntiamo in alto»

Cominciata la “pre-season” della Prima Squadra Algherese. Nelle parole di Marco Anversa, riconfermato per il terzo anno alla guida della squadra, i programmi e gli obiettivi della nuova stagione.

Alghero, Maria Pia. Con la serie B, ci eravamo lasciati l’8 maggio, davanti a una ottima vittoria in trasferta sul campo di Parma per 19-26. Era l’ultima di campionato; terzo posto in classifica già acquisito; infermeria affollata e Parmigiani che ci tenevano a salutare il proprio pubblico con una vittoria. Nonostante tutto, Alghero lottava e soffriva tornando a casa con la decima vittoria consecutiva. Una squadra, quella, che non riusciva più a perdere nemmeno quando giocava male; guadagnandosi, da parte dei tifosi, l’appellativo di “The invincibles”. Ma, da un anno all’altro, si sa, le cose possono cambiare. E allora cosa deve aspettarsi la Alghero Ovale che segue e sostiene la squadra, in questa nuova stagione agonistica? Lo abbiamo chiesto a Marco Anversa, riconfermato alla guida del Team.

MA – «Parlare di “invincibili” e di imbattibilità, e’ una cosa che mi mette i brividi, perché sono consapevole che prima o poi arriva quel malaugurato giorno che la perdi e quel record, tuo malgrado, passa immediatamente tra i ricordi. Ai miei uomini, però, insegno a vivere le emozioni giornalmente; quindi: ad oggi non perdiamo da 10 giornate e siamo imbattuti in casa da gennaio 2015; perché non godere di questo momentaneo record?»

* A livello di rosa, cambierà qualcosa rispetto alla scorsa stagione? Avete dovuto ricorrere al mercato o si punterà ancora sul gruppo locale?

MA – «Due anni fa, abbiamo cominciato un cammino che prevedeva la valorizzazione di giovani talenti locali. Ora che questo lavoro sta cominciando a dare qualche frutto, non mi sembra proprio il momento di cambiare programma. Perciò, ti dico, la rosa resterà la stessa. Anche se, effettivamente, avremo qualche rinforzo in più’ in prima linea, (in arrivo due piloni – ndr); ma giusto per far respirare chi ha tirato a lungo la carretta. La cosa certa è che andiamo avanti col nostro progetto e tutti i giocatori locali sono ancor più necessari di prima».

* Quest’anno, finalmente, la squadra partirà senza alcun punto di penalizzazione in classifica. Ci eravamo talmente abituati, che, sembra quasi un “regalo” insperato e questo, potrebbe ora trasformarsi, in una opportunità da sfruttare. Insieme alla società, vi siete posti qualche obiettivo? Quali?

MA – «Potrei glissare e rispondere con qualche frase di circostanza, ma non mi piace nascondermi. La verità è che quest’anno vogliamo puntare ai primi due posti in classifica. So bene che, in questo modo, mi espongo a pressioni e critiche in caso non dovessimo raggiungere l’obiettivo, ma ho imparato a considerare la pressione, come un privilegio. Un privilegio che appartiene solo a colui, verso il quale la gente matura delle aspettative …»

* La non penalizzazione in classifica, è frutto del buon lavoro svolto col settore giovanile. In questa stagione ci sarà una riunificazione sportiva di tutto il movimento sotto l’unico grande ombrello dell’Amatori; come vi siete organizzati per far fronte ad un impegno così gravoso, ma altamente strategico in chiave futura?

MA – «La grande famiglia “Amatori” prende in consegna lo splendido lavoro fatto negli anni scorsi da Alguerugby con l’obiettivo di continuare a fare altrettanto bene. Proprio all’insegna della continuità, si proseguirà con gli stessi tecnici delle ultime stagioni. Ne abbiamo già di ottimi; come Serio, Canu, Spanu, Tonni, Campus, Ceglia e Lupi, a cui, quest’anno, si aggiungeranno ottime forze fresche, attraverso i giocatori della prima squadra che avranno più’ entusiasmo di lavorare con il mini-rugby»

*Ci sembra di capire che dietro una serie di circostanze apparentemente casuali, c’è invece stata una regia molto attenta. Una preparazione partita da lontano che, a dispetto di alcuni scettici, potrebbe cominciare a portare qualche buon frutto già da quest’anno?

MA – «Guarda, la verità è che non essendo nato qua, so di avere un grande privilegio nell’allenare e giocare con dei ragazzi che fondamentalmente sono i miei amici; e non essendo amici che mi trascino dalla scuola o dalla prima “greffetta” di gioventù, tutto sommato, lo considero un onore ancora maggiore. Credo di essere davvero fortunato. So che potrei fare lo stesso lavoro in qualsiasi altra città d’ Italia, ma non sarebbe la stessa cosa. Non sarebbe Alghero… Ecco perché ho l’obbligo di preparare al meglio una stagione e perché curo ogni minimo dettaglio. Per dieci che mi criticano, o che vorrebbero essere al mio posto, ce ne sono altri dieci che hanno la massima fiducia in quello che faccio e che mi seguono… Io sono qua per loro e non ho alcuna intenzione di deluderli».

Antonello Bombagi, 2 Settembre 2016