“Alghero, destinazione in declino?”

Intervento di Maurizio Papa, Patricia Petretto e Marco Di Gangi, rappresentanti del movimento Azione Alghero.

“Nonostante i tentativi di accreditare la tesi che i numeri del turismo sardo siano in crescita la percezione diffusa dalle nostre parti, il nord ovest della Sardegna,  è decisamente diversa.  Piacerebbe a tutti poter sposare questa tesi e affermare che si, effettivamente,  gli arrivi, le presenze, ma soprattutto i fatturati siano in crescita: avremmo tutti più di un motivo per essere soddisfatti”. Così in una nota Maurizio Papa, Patricia Petretto e Marco Di Gangi, rappresentanti di Azione Alghero.

“Non abbiamo ancora  a disposizione dati definitivi, ammesso che possano essere attendibili, ma  la realtà,  ahimè, sembra essere decisamente diversa: la percezione è che Alghero stia registrando un netto calo negli arrivi e nelle presenze turistiche. Non abbiamo i dati degli arrivi nei porti sardi, ma quelli nei tre aeroporti isolani segnano nel primo semestre 2018 una crescita dei passeggeri del 5,6 % a Cagliari, del ben 12,7 % ad Olbia e di un misero 1,6% ad Alghero. Serve però ricordare che rispetto al 2015 lo scalo algherese ha un saldo negativo e deve ancora recuperare importanti volumi di traffico persi a seguito della massiccia emorragia  di passeggeri conseguenti ai tagli dei voli Ryanair, nel frattempo trasferitisi a Cagliari”.

“Ma al di là dei freddi numeri, nel  nord ovest della Sardegna  si respira l’aria di un incombente  declino economico che colpendo il turismo, da annoverare tra i  settori strategici e trainante di altri comparti fa intravedere  scenari poco rassicuranti.  Oltre  alle dinamiche del mercato turistico globale che vedono ritornare in campo i paesi del Nord Africa, da sempre nostri concorrenti, anche nuove destinazioni si stanno affermando nel mercato europeo e mediterraneo e la concorrenza si fa sempre più agguerrita”.

“La politica non è ancora riuscita a definire e mettere a regime un modello di “governo “ del turismo virtuoso, capace di rilanciare il nostro territorio e più in generale la destinazione Sardegna e renderla  appetibile e competitiva per tutto l’anno. Dai  trasporti agli altri servizi  il lavoro da fare è tanto e senza la necessaria concretezza e la  più ampia condivisione tra i vari attori coinvolti, pubblici e privati, l’obiettivo rimane relegato nella dimensione dell’utopia” dichiara Marco Di Gangi presidente di Azione Alghero.

“In Sardegna è presente  quasi esclusivamente  un’ offerta turistica indifferenziata – quasi esclusivamente balneare  – e perciò relegata ai soli mesi estivi – contrariamente  ad altre destinazioni  che si caratterizzano per l’offerta di prodotti turistici destinati a    mercati specializzati in grado di soddisfare specifici target nel corso di buona parte dell’anno, e tale situazione da noi determina come conseguenza prezzi più bassi e minore remunerazione degli operatori  e una concentrazione stagionale dell’offerta, sottolinea Patricia Petretto, del direttivo di Azione Alghero.”

“La destagionalizzazione non significa vendere il prodotto balneare in inverno ma assemblare nuovi prodotti turistici (outdoor, gastronomia, natura archeologia, ecc., ecc.) – Sostiene Maurizio Papa, sempre del direttivo di Azione Alghero-. Si tratta di un lavoro mai svolto in  Riviera del Corallo che non può più essere rinviato. La nostra destinazione ha necessità, oltre che di una credibile governance del comparto, di investimenti mirati alla costruzione delle alternative al  turismo balneare.”

“Per poter lavorare più di 4 mesi all’anno occorrono investimenti infrastrutturali, lungimiranza e la progettazione strategica del territorio – è un lavoro tecnico e non amministrativo. Significa che Alghero, oltre a consolidare i mercati nei quali è già presente, si deve  impegnare a cercare nuovi mercati  e sviluppare prodotti turistici  in base alle nuove esigenze dei turisti. Senza questo lavoro il suo cammino diventa sempre più faticoso e sempre meno remunerativo, conclude Papa.”

“Alghero ha già perso diverse opportunità, non ha saputo fare tesoro della presenza della Ryanair. La compagnia irlandese ha portato per lunghi anni i turisti nel Nord-ovest della Sardegna, dove un offerta vera invernale non esisteva e non venne sviluppata nonostante gli arrivi. Se una compagnia aerea o un tour operator trova interessante una località ancora non coperta allora è suo interesse investire in essa. Se non c’e offerta e non c’e domanda la compagnia se ne va. Ora abbiamo nuovi mercati, collegamenti con l’Est -Europa per i quali fino ad oggi non è stato sviluppato alcun servizio o promozione. Fino a quando ci possiamo permettere di  aspettare? Fin quando anche l’ennesima compagnia abbandonerà  lo scalo algherese? La destinazione è costituita da una collettività, da un insieme di valori e di servizi, attualmente troppo frammentata,  non collegata con la visione della singola azienda. Se la destinazione non cresce non potranno crescere neanche le sue attività, conclude  Patricia Petretto.”

“Per raggiungere tale obbiettivo oltre ad una Amministrazione attenta e dinamica anche gli imprenditori devono rendersi protagonisti e non subire  gli eventi o le decisioni altrui –  sottolinea Azione Alghero con Marco Di Gangi che conclude con un impegno: “ in continuità con il lavoro sviluppato negli scorsi mesi attiveremo  una serie di iniziative per confrontarci  con gli attori principali del  comparto e definire precise strategie.”

 

7 Agosto 2018