Adozione Pai, Forza Italia: “scelta inaudita”

Maurizio Pirisi, Michele Pais e Nunzio Camerada, consiglieri comunali del Gruppo Forza Italia Alghero, intervengono sull'adozione del Pai, "strumento portato avanti fino alla presa d'atto del Consiglio senza ascoltare le ragioni della cittadinanza e neanche quelle delle opposizioni. Ancora una volta arroganza, nessuna condivisione e totale assenza di partecipazione degli atti prodotti da Bruno, Pd e sinistra".

“La seduta di Consiglio Comunale di lunedì ha fornito ai consiglieri di Forza Italia, ai colleghi di opposizione ed al folto pubblico di concittadini provenienti dall’agro l’opportunità di assistere all’ultimo atto della commedia tra Pd, Bruniani e sinistra che da mesi, oramai, accompagna i pochi lavori consiliari. Così, tra ordini del giorno sbagliati, documentazione e convocazioni pervenute fuori tempo massimo e oltre il limite dell’umana decenza, l’aula di via Columbano ha visto la messa in scena di un patetico balletto tra i componenti della nuova maggioranza in cui, tra accorate promesse e novero dei disastri da alluvione di mezza Sardegna, si è trovata comunione di intenti nel sostenere una presa d’atto dello studio di compatibilità idraulica utile esclusivamente a salvare la poltrona del sindaco e dei suoi consiglieri, Pirisi e Daga compresi, rispetto ad una lungimirante e super partes pianificazione dell’agro”. Maurizio Pirisi, Michele Pais e Nunzio Camerada, consiglieri comunali del Gruppo Forza Italia Alghero, intervengono così sull’adozione del Pai.

“Il Partito Democratico artefice, in sede regionale, dell’approvazione del famigerato PPR di Soru che, fin dal 2006, – proseguono i consiglieri – ha cagionato il blocco totale dello sviluppo del nostro agro, continua oggi nell’arrogante pretesa di sancire chi merita di progredire e chi di affondare. Lo fa sostenendo la bontà di un adeguamento al PAI che, di fatto, al contrario, mostra tutti i suoi limiti dottrinali equiparando un canale di scolo ad un fiume e, in siffatto modo, acquisendone tutti i vincoli e le limitazioni produttive che ne derivano”.

“E poco importa se a rimetterci saranno 800 ettari di fertile terreno, 150 imprese, 500 famiglie, 140 ettari di vigneti della nostra eccellenza produttiva: la Cantina Sociale di Santa Maria la Palma. Ai nostri pavidi colleghi importa il raggiungimento di un effimero risultato che, mai e poi mai, potrà porre rimedio e riparo ai troppi anni di abbandono cui è stato sottoposto il nostro agro più pregiato, a costo di vanificare gli sforzi compiuti da quelle famiglie per resistere fino ad oggi e venir meno alla difesa di uno stato di diritto oggi negato”.

“Si è (s)parlato di interventi di mitigazione senza avere contezza delle opere da eseguire – sottolineano gli esponenti azzurri – , dei tempi necessari per la loro ultimazione ne, ancor più grave, di come e dove reperire le ingenti somme necessarie. L’unica certezza è la presenza, da oggi, di vincoli che si sommeranno a quelli del PPR, volti a preservare beni identitari, improbabili allagamenti ma non di certo la dignità di oneste famiglie. Il Centrosinistra guidato da Mario Bruno sta replicando quanto avvenuto col regolamento dei suoli pubblici e, come in quel caso, verranno prodotti solo ulteriori problemi, ricorsi e soprattutto l’opposto di quanto propagandato. Dunque, nessun benessere, ma il contrario, ancora ostacoli al rilancio del prezioso agro di Alghero finito, per chiare responsabilità del Pd, dentro le maglie di una partita politica legata a doppio filo a candidature, salvataggi ed eventuali posti al sole contrattati con i “capi-bastone” sassaresi”.

“Noi, come gruppo e partito di Forza Italia non ci staremo; l’abbiamo già dimostrato in Consiglio Comunale e da domani pure con un’opposizione a questa ingiustizia che interesserà le sedi deputate a ristabilire l’equità nel nostro agro. Non lasceremo che gli ultimi colpi di coda di una sinistra morente, a tutti i livelli, cagionino ulteriori danni e beffe al nostro agro ed ai suoi abitanti” – concludono.

13 Dicembre 2017