Abbandono scolastico, è allarme in Sardegna

"E' il tasso più alto in Italia" dice Tedde. Ma per l'assessore regionale Dessena: "Progressi superiori al resto del Paese"

“Altro che abbandono scolastico in calo in Sardegna. L’isola è “maglia nera”  in Italia”. Questo è il commento del consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde al dossier diffuso da Tuttoscuola, secondo cui in Italia il tasso di abbandono più elevato è in Sardegna (33%), seguita dalla Campania (29,2%). Un tasso di abbandono da terzo mondo posto che la Thailandia, Russia, Taipei, Kazakistan stanno sotto il 5 per cento.

“Questi dati certificano che l’annuncio dato ad Aprile da  Pigliaru, secondo il quale l’abbandono in Sardegna era diminuito per merito degli investimenti nell’ambito del progetto Iscol@, era frutto di fantasia.” L’ex sindaco di Alghero ricorda che le dichiarazioni programmatiche di Pigliaru del 2014 vedevano in posizione centrale la lotta alla dispersione e all’abbandono scolastici. “Lotta che s’è limitata ad interventi di edilizia scolastica a pioggia –denuncia Tedde-. Un vero e proprio fallimento che oggi è certificato da Tuttoscuola.” Secondo il consigliere regionale posto che le cause della dispersione sono prevalentemente di tipo socio-culturale, le azioni politiche regionali avrebbero dovuto tradursi in investimenti mirati per sostenere le scuole a più alto rischio, e quindi quelle delle periferie e dei centri affetti da “spopolamento” e gli istituti tecnici e professionali. “Altro che interventi edilizi a pioggia. La considerazione finale –chiude l’ex sindaco di Alghero- è alla Bartali “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.

La versione di Dessena. “La Regione ha avviato da tempo concrete azioni per contrastare la dispersione scolastica con i progetti Iscol@ e Tutti a Iscol@. La Sardegna infatti, relativamente al tema della dispersione, registra dei progressi decisamente superiori al resto del paese. I miglioramenti sono confermati dai datiEurostat sugli Early leavers from education and training, gli unici certificati e calcolati per l’Italia dalI’Istat che consentono un reale confronto con le altre regioni europee e che permettono di valutare i progressi per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Strategia Europa 2020. I dati Eurostat infatti, tengono per esempio conto della Formazione Professionale, assente nelle rilevazioni di altri indicatori come Tuttoscuola.it, che oggi pubblica il dato della dispersione ancora fermo al 33%”. A dirlo è l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, commentando i dati diffusi da Tuttoscuola.it.

“Qualche giorno fa – ha proseguito l’assessore Dessena – l’assessorato del Lavoro di concerto con la Pubblica Istruzione ha approvato la delibera sull’offerta dei percorsi di Istruzione Professionale e di Formazione per l’anno scolastico al via e per il ciclo 2019 / 2020, presentata alla stampa a Villa Devoto, che vale 13 milioni di euro di investimento: un’altra azione concreta nella lotta alla dispersione, che determinerà un ulteriore calo significativo in termini di percentuale. Con la Formazione Professionale garantiamo infatti un ampliamento della offerta formativa, che significa maggiore possibilità di scelta per i nostri giovani, su tutto il territorio regionale”.

L’assessore Dessena ha inoltre precisato che il portale Tuttoscuola.it, da cui scaturiscono i dati del dossier, definisce dispersione la differenza tra il numero degli iscritti del 1° anno con quelli che risultano iscritti cinque anni dopo, senza tenere appunto conto di tutta una serie di aspetti, tra i quali il più significativo è – come evidenziato – quello della formazione professionale.

11 Settembre 2018