Sardinia Open 2016, Alghero capitale mondiale di tennis in carrozzina

Al via la 17° edizione del prestigioso torneo, proclamato per la quarta volta miglior torneo al mondo dalla giuria internazionale della federazione tennistica

Tutto è pronto; ancora pochi giorni e il 3 maggio, la diciassettesima edizione del Sardinia Open, prenderà ufficialmente il via, sui campi in greenset del Tennis Club Alghero, a Maria Pia. Non un semplice torneo, ma “IL TORNEO” di tennis in carrozzina, per eccellenza. Una manifestazione che, dall’anno della sua nascita in poi, non ha mai smesso di stupire e sorprendere. E non a caso, per la terza volta negli ultimi quattro anni, la competizione Algherese, si è laureata come la migliore al mondo, tra le 180 che si svolgono sotto il patrocinio della Federazione Internazionale Tennis. «Il Sardinia Open – spiegano dalla sede Londinese della stessa Federazione – sotto la guida del direttore del torneo e del suo team, continua a dimostrare un alto livello di organizzazione e promozione. Posto in una posizione idilliaca, si conferma tra gli eventi di primissima qualità del Nec Wheelchair Tennis Tour e uno dei più popolari tra i giocatori di tutto il mondo». Un fiore nel deserto, insomma, cresciuto nonostante tutto e tutti; in controtendenza rispetto al declino generale della cittadina Catalana; frutto della felice intuizione di Alberto Corradi, Patron della manifestazione, ma anche della lungimiranza con la quale la dirigenza del locale Tennis Club, ha saputo investire ingenti risorse, per adeguare il proprio club alle esigenze dell’ esercito di guerrieri in carrozzina.

A contendersi i ventottomila dollari di montepremi, come ormai consuetudine, i migliori giocatori al mondo della categoria. Una nutrita compagnia di oltre cento giocatori, con in testa il numero uno delle classifiche mondiali: il Francese Stephane Houdet, fresco vincitore dell’ultima edizione. Il transalpino, anche quest’anno, si presenterà con la sua rivoluzionaria carrozzina. Un modello particolare che, permettendo di giocare in ginocchio, conferisce all’atleta migliore mobilità sul tronco e, di conseguenza, un buon vantaggio agonistico. Unico giocatore al mondo, ad usare questo prototipo esclusivo, dovrà difendere il titolo dal n.02 delle classifiche mondiali, Nicolas Peifer (FRA), oltre a Stefan Olsson (SWE), e Michael Jeremiasz (FRA), in tabellone come terza e quarta testa di serie. Nel tabellone femminile, posto d’onore riservato alla Tedesca Ellerbrock, già vincitrice di 3 edizioni del Sardinia open, che se la dovrà vedere con le altre pricnpali protagoniste: M. Buis (NED), K. Montjane (SUDAFRICA), K. Kruger (GER), rispettivamente testa di serie numero due, tre e quattro. Nella categoria Quad, infine, arriverà per difendere il titolo conquistato lo scorso anno l’Israeliano Itay Erenlib n.05 delle classifiche mondiali; affronterà le teste di serie A. Cotterill (GBR), Y. Silva (BRA), e il n. uno italiano Alberto Corradi.

Prorpio a lui, ad Alberto Corradi, spetterà il compito più impegnativo: appesantito com’è, dalla sua doppia veste di giocatore e organizzatore del torneo. Come giocatore, infatti, insieme agli altri due azzurri in lizza, il pluricampione Italiano Fabian Mazzei e la Ploaghese Marianna Lauro, dovrà ancora sudare per mettere al sicuro la partecipazione alle paraolimpiadi di Rio, in programma a settembre; suo irrinunciabile obiettivo stagionale. E come organizzatore della manifestazione, allo stesso modo, non potrà permettersi sbavature; proprio ora che, grazie ai risultati raggiunti, gli è stato chiesto di organizzare i Campionati del Mondo di tennis in carrozzina per il 2017. Un progetto ambizioso; su cui ci sarà molto da lavorare, per mettere in sincronia le oltre quattrocento persone, tra atleti, accompagnatori, dirigenti, sponsor tecnici, ecc.; ma dal quale il Patron del Sardinia Open non si è tirato indietro, accettando la sfida e proponendo Alghero come sede del torneo. Al momento attuale manca ancora l’ufficialità, come ci ha spiegato lo stesso Corradi in una intervista esclusiva che pubblicheremo nei prossimi giorni, tuttavia, le probabilità che Alghero venga preferita ad altre location, sono davvero molto alte.

Nell’attesa, non ci resta che andare a Maria Pia dal 3 al 7 maggio, per ammirare e applaudire le imprese di questa variegata schiera di combattenti in carrozzina, armati di racchetta e tanta voglia di normalità. E magari, girellando tra i campi in greenset del circolo tennistico Algherese, provare a carpire il loro segreto; cercando di comprendere a fondo che ora, più che mai, “non è il momento di meditare su ciò che non abbiamo; ma di riflettere su cosa potremo fare con quello che abbiamo”. E di questi tempi, ad Alghero, potrebbe tornarci utile.

Antonello Bombagi , 28 Aprile 2016